GUIDA  Enna/Chiesa di San Giovanni Battista

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Chiesa di San Giovanni Battista Facciata
Chiesa di San Giovanni Battista Interno

La chiesa di San Giovanni Battista posizionata dietro la Plaza Maior, al Piano delle Case Grandi (l’attuale Piazza Umberto I), inizialmente fu dedicata a San Domenico, al cui ordine apparteneva il coesistente vicino convento, demolito alla fine dell' 800, per far posto a una scuola comunale. La chiesa presenta una semplice facciata; l'edifico è a pianta basilicale ad impianto longitudinale a tre navate in stile rinascimentale con colonne sovrapposte da archi a tutto sesto. Fu grazie al sacerdote e storico ennese Tommaso Fazello e con l'aiuto generoso del nobile ennese Giovan Francesco Varisano che nel 1559 si inizio la sua costruzione.

L’edificio fu dunque sede del Convento di San Domenico soppresso nel 1866, le strutture più antiche della chiesa che risalgomo al 1559, furono in seguito abbandonate tanto che nell’originaria sede troviamo attualmente i locali della canonica e proseguendo lungo la Via San Giuseppe il Palazzo della Questura. La parrocchia di San Giovanni dovette trasferirsi nella chiesa di San Domenico quando fu costretta ad abbandonare l’originaria e antichissima chiesa del trecento per un improvviso quanto catastrofico crollo della quale rimane solo la bellissima torre campanaria detta di San Giovanni oggi annessa al Palazzo di Città.

Al suo interno troviamo un'antica statua lignea di Santa Apollonia, una pala raffigurante San Domenico sistemata sull' altare maggiore circondata da altre tele. Di notevole pregio due opere pittoriche: Santa Barbara e la Madonna del Rosario opere ambedue di Giuseppe Salerno detto lo ‘’’Zoppo di Gangi’’’ del ‘’’1595’’’, anche se ultimamente si ritiene possibile che la seconda opera fosse di Damiano Basile operativo agli inizi dell 600; la Presentazione al tempio del Borremans e il fonte battesimale del XV secolo la cui base è di epoca romana. Altre opere in essa contenute: Le anime del Purgatorio,Sant'Antonio Abate, Il Crocifisso, la Madonna che chiede a Cristo di preservare Enna dal terremoto, un sarcofago della famiglia Varisano, Santa Barbara. All'esterno della chiesa sul muro laterale (costeggia la via San Giuseppe) ancora perfettamente funzionante una meridiana del 1742.


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