GUIDA Enna/Fundrisi
Il Quartiere Fundrisi, in dialetto Funnurisi, è posizionato nella zona Ovest della città, confina con il Quartiere Spirito Santo, è caratterizzato da vie strette e case addossate le une alle altre mediamente formate da non più di due piani. Il nome deriva dagli abitanti del feudo di Fundrò situato vicino Enna, a circa sei chilometri da Piazza Armerina. Nel 1282 appartiene al nobile Simone Belloloco della famiglia Degli Uberti schierata con la fazione latina con a capo la famiglia dei Chiaramonte, della quale spartisce appieno idee e destino. Nel 1396 Martino I°, Duca di Montblanc, attacca e distrugge il feudo di Fundrò, Rossomano, Gatta e Pollino, radendoli al suolo e mette fine alla lunga guerra tra le fazioni latina e catalana.
Gli abitanti vengono deportati in parte nella vicina città di Piazza e in parte nella città demaniale di Enna a quel tempo chiamata Castrum Johannis o Castrijanni, (gli abitanti di Rossomano Gatta e Pollino nei quartieri di Fontana Grande e Pisciotto) e obbligati a vivere in un quartiere separato che sarà chiamato dei Fundrisi o dei Funnurisi. Questo quartiere, una tempo era diviso da mura dal resto della città e la popolazione gravata da maggiori imposizioni e tributi. Il quartiere mantiene ancora oggi un dialetto diverso da quello della rimanente popolazione del capoluogo ed è ancora nominato con l'etnico di Fundrisi.
Nel Quartiere Fundrisi si trova la Chiesa di San Bartolomeo nella piazzetta è stato collocato il monumento al beato Girolamo De Angelis (Castrogiovanni, 1567 – Edo, 4 dicembre 1623), missionario gesuita in Giappone, condannato al rogo dallo shogun di Edo per la sua predicazione; proclamato beato da Papa Pio IX nel 1867. Da questa stessa piazzetta si può inoltre raggiungere, scendendo un'ampia scalinata, il sito dove possiamo vedere la Porta Monumentale di Janniscuru.