GUIDA  Exilles/Forte del Gran Serin

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Forte del Gran Serin

Forte del Gran Serin (q.2.400)
Forte del Gran Serin (q.2.400)
Si erge imponente sul sottostante Colle dell’Assietta (è molto ampio e tutto il colletto - da quota 2.587 a quota 2.615 - è recintato da un muro) e venne costruito nel 1884 nei pressi del Colle del Gran Serin al fine di rafforzare le frontiere nord occidentali e dal punto di vista strategico si raccordava con le altre opere esterne poste a quote elevate, che potevano essere occupate dalle guarnigioni solo durante il periodo estivo in occasione delle grandi manovre.Il portale d’accesso (attualmente distrutto) è protetto da feritoie per fucilieri ed il baraccamento sulla sinistra (appena entrati) ospitava il presidio della batteria (circa 250 uomini) e da qui un lungo corridoio in mattoni, portava alla polveriera.Le casermette sono state capaci di ospitare sino a 600 uomini ,protette da un fossato.Vi sono le postazioni per mortai ed un cunicolo immette in una lunga galleria sotterranea che conduce alla caponiera del fossato, dotata di feritoie per fucilieri. La parte più alta della batteria invece disponeva di otto piazzole per cannoni poste a due a due ed intervallate da una piccola riservetta per le munizioni. Il campo di tiro spaziava dalla Testa dell'Assietta (q.2.567) alla Batteria del Monte Gran Costa (q.2.615).

Curiosità

  • Il Telegrafo ottico dell'Assietta
La struttura fortificata era integrata in un sistema di comunicazioni (impiegato per il collegamento reciproco delle varie opere fortificate) tramite un sistema ottico che sfruttava l’uso di apparati di trasmissione sistemati in piccole stazioni fisse.Le baracche delle stazioni ottiche ,costituite da modeste costruzioni di 4 metri per 5 ad un solo piano fuori terra (tuttora visibili sulla Punta del Mezzodì (q.2.691), sulle sponde del Lago Grande del Gran Serin (q.2.500) ed alla Batteria Orientale della Gran Costa) disponevano di un solo locale, che aveva al centro il sostegno del cavalletto dell’apparecchio diottrico posto al vertice delle visuali che, attraverso feritoie orientate, collegavano la stazione agli altri capisaldi.I messaggi, tradotti in codice Morse, venivano trasmessi tramite lampi di luce.Per la trasmissione si disponeva di due tipi di apparecchi:la stazione eliografica ,attraverso un sistema di specchi riflettenti di forma quadrata,convogliava i raggi luminosi del Sole in una feritoia diagonale,strettamente orientata nella direzione della stazione ricevente.La stazione diottrica invece,utilizzabile anche nelle ore notturne,impiegava comuni lampade a petrolio a fuoco fisso.Le condizioni di variabilità atmosferica,però,non hanno consentito un funzionamento efficace e così, poco per volta, il telegrafo ed il telefono sostituirono i sistemi di comunicazione ottica, lasciandoli solo come opzione di riserva.