GUIDA  Firenze/Chiesa di Santa Croce

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La facciata

La Chiesa dell'ordine Francescano, venne costruita nel 1295 dove sorgeva già un'antica chiesetta, accanto al convento, su progetto di Arnolfo di Cambio, lo stesso architetto della Cattedrale e del Palazzo della Signoria.

Il pulpito di Benedetto da Maiano

Indice

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Esterno

La marmorea facciata invece è moderna, del 1863, così come il campanile, che ha ripreso lo stile gotico. Sulla sinistra del sagrato si trova il Monumento a Dante (dello scultore Enrico Pazzi, del 1865, nel VI centenario dalla nascita del sommo poeta).

Interno

Santa Croce sull'Arno
Pozzo nel secondo chiostro

L'interno è diviso in tre navate da eleganti pilastri e archi a sesto acuto; il soffitto è con copertura a tetto a capriate scoperte; le pareti furono decorate di affreschi da Giotto e suoi aiuti, ma nel sec. XVI Giorgio Vasari, per ordine di Cosimo I, li fece intonacare appoggiandovi altari di scarso rilievo; al 3^ pilastro possiamo ammirare il magnifico pulpito marmoreo di Benedetto da Maiano, con Storie di San Francesco del 1475. Le pareti della cappella dell'altar maggiore sono affrescate da Taddeo Gaddi (La leggenda della Croce, del 1380); sull'altar maggiore il polittico con Madonna e i Dottori della Chiesa è una composizione di Niccolò Gerini e Giovanni del Biondo.

La Chiesa già dai tempi antichi veniva adibita a cimitero, da nobili famiglie fiorentine e personaggi illustri del tempo, così furono eretti monumenti funerari, lastre tombali e lapidi commemorative. Troviamo infatti, tra gli altri, il monumento allo storico Gino Capponi, al poeta G.B. Niccolini, la Tomba di Michelangelo del Vasari, il Cenotafio a Dante del Ricci (1829), il bel Monumento a Vittorio Alfieri del Canova (1810), il Monumento a Niccolò Macchiavelli di Innocenzo Spinazzi del 1787, la tomba del grande musicista Gioacchino Rossini, il Monumento a Ugo Foscolo di Antonio Berti del 1936, un monumento funerario del XV secolo di Bernardo Rossellino per lo storico umanista Leonardo Bruni.

Alla destra del transetto si trovano:

  • la Cappella Bardi con affreschi di Giotto, narranti la storia di San Francesco; la pala d'altare con San Francesco e santi, della fine del '200, è del Maestro del San Francesco Bardi.
  • la Cappella Baroncelli, con affreschi e vetrate disegnate da Taddeo Gaddi relative a Storie della Vergine del 1338 e una pala d'altare forse di Giotto assieme al suo allievo Taddeo Gaddi.
  • la Sagrestia, alla quale si accede attraverso un bel portale di Michelozzo, con affreschi di Niccolò Gerini, Taddeo Gaddi, begli armadi intarsiati del '400 e una terracotta invetriata di Della Robbia.
  • la Cappella Medici del Michelozzo, con una terracotta invetriata di Andrea della Robbia sopra l'altare rappresentante la Madonna, Angeli e Santi.
Il Crocifisso di Cimabue

Negli ambienti del convento annessi alla Chiesa, si trova il Museo dell'Opera di Santa Croce, comprendente anche la Cappella Pazzi, capolavoro di Filippo Brunelleschi (1430).

Nel refettorio si trovano alcune opere restaurate dopo i danneggiamenti subiti causa la disastrosa alluvione del 1966:

  • il celebre Crocifisso di Cimabue, divenuto il simbolo delle opere d'arte gravemente danneggiate.
  • la grande tela di Angelo di Cosimo detto il Bronzino "Discesa di Cristo al Limbo" del 1522.
  • una pala d'altare, tempera su tela, l' Incoronazione della Vergine e Santi, di Lorenzo di Niccolò del 1410.
  • un polittico di Nardo di Cione Madonna con Bambino e Santi.
  • alle pareti ci sono affreschi di Taddeo Gaddi rappresentanti L'Albero della Vita, Quattro Storie e l' Ultima Cena.
  • alcuni frammenti di affreschi di Andrea Orcagna per il Trionfo della Morte(1344-1366).

Galleria Foto

Monumenti funerari di personaggi illustri

Opere d'arte all'interno della Chiesa

La piazza di Santa Croce