GUIDA Firenze/Memorie Storiche
Memorie Storiche su Firenze
Indicatore topografico
Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo Indicatore topografico della Toscana granducale (1856) così scrive:
FIRENZE. Capitale del Granducato, residenza dei Granduchi e del loro Ministero, sede arcivescovile, e capoluogo di Prefettura. Trarremo dal celebre geografo Balbi i seguenti compediosi cenni storici, come i più conformi alla brevità necessaria. Risiede questa città sulle due sponde dell'Arno, quasi nel centro della valle di questo fiume, che forse va annoverata tra le più deliziose della terra. Un libro piuttostochè poche righe occorrerebbe ad accennare anche di volo i sacri e i profani edifizii ond'è fregiata, i tesori artistici onde va superba questa celebre e gentile città; capo di uno dei più gloriosi Comuni d'Italia, il quale nell'evo medio estendeva il suo commercio per tutto il mondo allora conosciuto, ed era di gran peso nella politica del bel paese
Essa possiede, oltre alla Università teologica, stabilimenti d'Istruzione ragguardevolissimi; molta e varia è la sua industria; fiorente il commercio, e vede la sua importanza cresciuta d'assai per le vie ferrate cui è centro primario. (V. Balbi Geograf. 1851.).
Firenze, non già etrusca d'origine ma costruita forse a poco a poco dai Fiesolani e da altri abitanti dei luoghi circonvicini, ebbe un primo ricinto murato di cui si perderono le tracce; dal secolo VIII fino al 1078 fu ristretta in quel cerchio che chiamasi primo; dal 1078 al 1284 ebbe l'ingrandimento chiamato cerchio secondo, ed il terzo o attuale nell'anno preindicato. Si contarono fino a 17 Porte e Portierle, varie delle quali furono poi murate. Due sono le Fortezze; quella da Basso fatta costruire dal primo Duca Alessandro con disegno di Antonio da s. Gallo: l'altra, detta di Belvedere fu eretta nel 1590 dal Buontalenti per ordine di Ferdinando I.
L'Arno che divide la città è traversato da 4 ponti. Molti sono gli edifizii sacri al culto: di questi 35 sono Parrocchie. Si contano 17 case religiose maschili e 27 case religiose femminili. Non meno di 20 sono le pie istituzioni di pubblica beneficenza, e 34 quelle destinate alla istruzione. Finalmente non meno di 12 sono i pubblici teatri, compreso quello dei Filodrammatici.
Instituzioni elementari
Ferdinando de Luca nel suo Instituzioni elementari di Geografia (1843) così scrive sulla città:
Firenze si distingue fra le altre metropoli per magnificenza di edifizii e di chiese. La Chiesa di S. Maria del Fiore, o il Duomo, oltre di esser ragguardevole per la sua torre, per la ricchezza de' marmi, per la sua ampiezza, ha dato nella sua cupola l'idea a Michelangelo per innalzare la magnifica cupola di S. Pietro in Roma. Questa chiesa ha una meridiana ch'è la più elevata del mondo. La prelodata chiesa è il capo lavoro del Brunelleschi, e il suo ammirevole campanile è opera di Giotto. La Chiesa di S. Croce può considerarsi come il Panteon della Toscana e dell'Italia. Ivi dentro magnifici mausolei riposano le ossa di Macchiavelli, di Galilei, di Michelangelo, di Leonardo Bruni, di Viviani, di Alfieri, e se non riposano nella terra natia le ceneri del maggior poeta italiano, un mausoleo innalzato alla memoria di Dante attesta almeno il pentimento di una patria ingrata. Firenze è anche una delle prime città della terra per stabilimenti di scienze e di arti di ogni maniera, de' quali sopratutto l'ha arricchita l'attuale Gran Duca regnante Leopoldo II.
Corografia dell'Italia
In Corografia dell'Italia, III° volume (1834), così viene descritta la frazione del comune:
ROVEZZANO, vill. del granducato di Toscana, prov. di Firenze: conta 4,107 abitanti, benchè la superficie del suo territorio non oltrepassi le 3 miglia quadrate. Ad esso stanno unite le frazioni di Varlungo e Settignano. Sta 2 miglia a levante da Firenze, presso la destra riva dell'Arno, sortendo da porta Croce. Fu patria dello scultore Benedetto da Rovezzano.
Mentre nel I° volume (1832) così vengono descritte le frazioni del comune:
Arcetri:
ARCETRI, villagg. del circondario di Firenze, il quale non ha altra celebrità che d' essere stato il luogo dall' inquisizione destinato per dimora a Galileo, allorché per la seconda volta furono tolti i ferri, apposti da quel tribunale, dai piedi di quell' illustre persona per avere sostenuto che il sole e non la terra era immobile, per cui da ciò spiegava l'ineguaglianza dei giorni e delle notti, le stagioni e gli altri fenomeni de' corpi celesti. Quivi quel gran uomo morì nel 1642. Quivi pure sta la villa Guicciardini, nella quale leggesi un' iscrizione, che indica essere stata colà composta la pregiata Storia di Messer Francesco Guicciardini. In essa vi si vede, come rarità, lo scrittoio sopra cui fu vergata quella pregiata storica narrazione. Sopra il colle che gli sta a fianco ha principio l'acquidotto che somministra le acque alle fontane di Firenze. Il territorio d' Arcetri abbonda di viti e d'altre piante fruttifere.
Brozzi:
BROZZI, vill. del gran ducato di Toscana, quattro miglia a ponente da Firenze, sulla destra riva dell'Arno. E' rimarchevole per i ricercati cappelli di fina paglia, che quivi si fabbricano, e che si spediscono in tutta l'Europa. Vi si annoverano più di mille abitanti.






