GUIDA Fosdinovo/Castello di Fosdinovo
Il castello di Fosdinovo si trova nel paese omonimo ed è posto sulla sommità di un’altura di 550 metri di alitudine.
Una posizione strategica per controllare lo sbocco al mare della Lunigiana e delle sue strade particolarmente frequentate nel Medioevo e con la sua possente mole domina la costa tirrenica sottostante e la val di Magra.
Nelle giornate limpide dal cammino di ronda tra i susseguirsi dei merli lo sguardo del visitatore spazia su di uno splendido e vasto panorama che in un solo colpo d’occhio abbraccia il mare, il sinuoso corso del fiume Magra, il golfo di La Spezia, Portovenere, l’isola Palmaria, le Alpi Apuane.
Si hanno notizie del castello a partire dal 1124 come subfeudo dei vescovi di Luni controllato dai nobili di Erberia ; tale situazione perdurò sino alla fine del secolo XIII quando la prepotente ascesa dei marchesi Malaspina portò al tramonto il potere vescovile su queste terre.
Agli inizi del 1300 Spinetta Malaspina, ormai signore dell’intera Lunigiana, traferì la sede marchesale dal vicino castello della Verrucola di Fivizzano proprio a Fosdinovo.
Poco dopo il signore di Lucca, Castruccio Castracani, riuscì ad espugnare il castello sottraendolo momentaneamente ai Malaspina. Questi però, approfittando del declino del grande condottiero lucchese, nel 1334 lo riconquistarono.
Il castello fu successivamente rinforzato ed ingrandito con l’aggiunta di torrette, torrioni cilindrici e merlatura a coda di rondine atte al tiro difensivo. Pur mantenendo esternamente le severe forme militari, l’interno del castello divenne una delle più raffinate dimore signorili del tempo, con sale affrescate ed altre raffinatezze. Furono poi aggiunti in epoca rinascimentale il cortile, le troniere per cannoni e varie feritoie per armi da fuoco minori lungo la cinta muraria.
Sopra l’ingresso principale è ancora scolpito un cane con in bocca lo spino fiorito, ricordo degli stretti legami fra i Malaspina e gli Scaligeri.
Il castello fu presto considerato indistruttibile ed a conferma di questo nemmeno il terremoto del 1922 riuscì a provocare seri danni.
Il castello è ancora oggi proprietà dei marchesi Torrigiani-Malaspina, che recentemente hanno curato il suo restauro ricostruendo alcuni fra gli ambienti più significativi dell’antica dimora feudale.
Nei mesi estivi è abitato dai Marchesi che hanno attrezzato alcune camere in cui si può alloggiare e godere dell’atmosfera incantata che aleggia all’interno del castello. Si può anche visitare, a pagamento, accompagnati da una guida che illustra la storia e le leggende legate al castello.
Molte sono infatti le leggende .....
pare che qui sia stato ospitato Dante Alighieri durante il suo peregrinare in Lunigiana : nella torre di levante vi è una camera in cui si dice abbia soggiornato.
Si narra inoltre che in una delle stanze del castello, nel XVII secolo, la marchesa Cristina Adelaide Pallavicino, sposa di Ippolito Malaspina, incontrasse i suoi amanti che poi uccideva facendoli precipitare attraverso una botola nascosta nel pavimento alla base del letto. Sul fondo della stessa, che comunicava con un vicino canale, vi erano taglienti ed appuntite lame che trafiggevano i malcapitati.
Più verosimilmente il trabocchetto, che esisteva veramente, veniva usato per eliminare i nemici politici dei potenti Signori.
Un fantasma pare che nelle notti di luna piena si aggiri nelle stanze del castello…..si tratterebbe della marchesina Bianca Maria Malaspina che instaurò una relazione amorosa con uno stalliere. A nulla valsero le esortazioni e minacce dei famigliari che volevano imporle un matrimonio con un giovane nobile. Fu quindi rinchiusa in un convento ed il giovane stalliere allontanato dal castello, ma lei non si piegava e così per evitare scandali fu murata viva in una cella, insieme con un cane (simbolo di fedeltà) ed un cinghiale (simbolo di ribellione).
Durante i recenti lavori di restauro nei sotterranei del castello sono state trovate ossa umane e di animali……e questo confermerebbe la storia che si tramanda da anni.