GUIDA Genova/Porta Soprana
Nel secolo XII, per l’incombente minaccia del Barbarossa, Genova decise di rafforzare le mura e le porte di accesso alla città.
Con quest’intento fu edificata a levante una porta fortificata chiamata Porta di S.Andrea o anche Porta Soprana in quanto situata in una posizione più elevata rispetto altre porte di accesso alla città.
Le mura, dette del Barbarossa, sono ancora oggi percorribili per un tratto del camminamento di ronda.
La porta è affiancata da due torri coronate da archetti e merlature e nella parte interna presenta due finestroni ad arco sovrapposti.
L’arco a sesto acuto è il primo esempio di architettura gotica in città ed è decorato da colonne con capitelli neocorinzi con bassorilievi rappresentanti aquile e foglie d’acqua.
La porta – larga 5 metri ed alta nove metri e mezzo – veniva chiusa con due ante di legno che giravano su cardini di ferro; un grosso anello è ancora infisso della pietra e tuttora visibile.
Durante la Rivoluzione francese insieme alle nuove idee di libertà e di fratellanza, giunse a Genova la ghigliottina che venne collocata in una delle due torri e funzionò sino al 1809.
Boia dell’epoca fu monsieur Samson, noto per aver decapitato Luigi XVI, che oltre allo stipendio aveva alloggio gratuito in una casetta costruita per lui sulla sommità di una delle torri.
A partire dal XIV secolo si cominciò ad inglobare la Porta nello sviluppo edilizio sino a ridurla in epoca ottocentesca ad una serie di edifici che di fatto impedivano il riconoscimento della porta stessa.
Solo con le celebrazioni colombiane del 1892 si provvide alla demolizione dei caseggiati che inglobavano le torri restituendo al monumento la sua dignità storica ed architettonica.
A destra della porta si può vedere un’edicola votiva dedicata alla Madonna della Guardia risalente al XVII-XVIII secolo e a sinistra una lapide in marmo in cui è scritto :
''Sono sorvegliata da soldati, circondata da splendide mura
e scaccio lontano con il mio valore i dardi nemici.
Se pace tu porti, accostati pure a queste porte,
se guerra tu cerchi, triste e battuto ti ritirerai. ''
Oggi la Porta Soprana è completamente restaurata e visitabile.
Si può, tramite una scala interna elicoidale in pietra, salire sino alla cima del monumento e da lì godere di un bel panorama di buona parte della città.