GUIDA  Genzano di Roma/Palazzo Sforza-Cesarini

Da Wiki.

Il palazzo Sforza Cesarini può essere considerato il monumento più rappresentativo della città, in quanto il suo sviluppo e la sua evoluzione dal punto di vista storico è avvenuto di pari passo con il processo di evoluzione e crescita urbanistica della città dall'originario borgo medievale fortificato alla cittadina moderna, con un assetto tutto particolare fondato su un sistema di triangolazioni, i cosiddetti Tridenti.

Originariamente sviluppato intorno ad una torre saracena come elemento della fortificazione del borgo, fu abitato dai Colonna e ampliato e trasformato dai Cesarini; l'aspetto attuale dell'edificio è dovuto proprio a queste operazioni di ristrutturazione, con l'aggiunta di un ulteriore corpo di fabbrica in direzione del lago, e di un piano verso l'alto, rendendo più evidente la sproporzione rispetto alle casette contigue. Questi lavori sono stati gestiti fino a metà 700' dall'architetto romano Ludovico Gregorini e da suo figlio Domenico.

Complessivamente la facciata principale si presenta come un ennesimo rifacimento del palazzo Farnese a Roma, ma rispetto a questo, il Palazzo Sforza - Cesarini presenta tre filari di finestre disposte con un ritmo particolare decrescente verso le stremità, interrotte al centro dal portone d'ingresso e da due logge sovrapposte.

Questa distribuzione e strutturazione delle finestre suggerisce l’impressione di trovarsi davanti ad una superficie curvata verso l’esterno. Nel complesso la facciata settecentesca del palazzo Sforza - Cesarini può essere considerata un esempio della tendenza classicista affermatasi in campo architettonico a Roma sul finire del 600' e inizio del 700', arricchita da elementi di tipo barocco e tardo rinascimentale. La facciata posteriore della struttura ricostruita su disegno di Augusto Lanciani tra il 1846 ed il 1857, per volere del Duca Lorenzo Sforza-Cesarini, si rivolge verso il bellissimo parco che conduce fino al lago di Nemi, dove vi fu ristrutturata in stile romantico anche la sontuosa villa sul lago. Questo giardino immenso e perfettamente curato, con lunghissime olmate in stile inglese, fu un omaggio di Lorenzo Sforza Cesarini a sua moglie Caroline Shirley.