GUIDA  Gravina in Puglia/Chiesa Rupestre S. Michele alle Grotte

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Il Complesso Rupestre San Michele Arcangelo è un maestoso esempio della grandiosità di un “habitat rupestre”, che si trova sul lato sinistro del burrone la gravina, nel rione Fondovico.

Fra gli anfratti naturali di un paesaggio suggestivo si estende, nella roccia carsica (tufo), la famosa chiesa-grotta San Michele delle Grotte dedicata all’Arcangelo Michele, certamente la prima cattedrale di Gravina in Puglia.

Il complesso rupestre si apre con un atrio luminoso da cui, attraverso una scala in tufo, si accede al piano superiore e, attraverso un corridoio non molto grande, alla chiesa-grotta. Quattordici pilastri naturali quadrangolari che congiungendosi formano archi rudimentali, sorreggono il tetto, formato da un unico masso – la volta monolitica piana.

Sul fondo si trovano le absidi, appena abbozzate, le cui pareti hanno ancora degli affreschi (XIII e XIV secolo) tra cui un Cristo Pantocratore tra San Michele e San Paolo. In epoche successive sull’altare centrale fu collocata la statua di San Michele Arcangelo (XVII-XVIII secolo) in pietra del Gargano mentre in quelli laterali le statue degli Arcangeli Gabriele e Raffaele in gesso.

La Chiesa è circondata da altre grotte, più piccole. Nel corso dei secoli sono stati eliminati alcuni pilastri dalla navata centrale. Ciò ha causato instabilità strutturale. Gli interventi volti ad evitare il crollo della struttura hanno compromesso l’equilibrio estetico della Chiesa rupestre.

Adiacente alla Chiesa di San Michele c’è la grotta nella quale si consumò l’eccidio dei gravinesi, trucidati dai saraceni nel X secolo. In essa erano conservate le ossa dei martiri di Gravina. La grande quantità di ossa ritrovate fa supporre, però, che l’edificio fosse stato trasformato in cimitero, dopo essere stato sconsacrato.

Nel 2006 sono riprese le celebrazioni eucaristiche a San Michele.