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Foto Lodi: 2012, 2009, 2008 |
Lodi è situato in Lombardia ed è capoluogo della omonima provincia. Il 19 gennaio si festeggia il Patrono, San Bassiano di Lodi.
Confina con i comuni di: Dovera, Corte Palasio, Lodi Vecchio, Cornegliano Laudense, Tavazzano con Villavesco, Boffalora d'Adda, Montanaso Lombardo, Pieve Fissiraga e San Martino in Strada.
Indice[nascondi] |
Da Vedere
- Duomo
- Santuario Beata Vergine Incoronata
Biblioteche
- Biblioteca Calchi Novati, Via C. Piazza, 15
- Biblioteca capitolare del Duomo, Via Cavour, 7
- Biblioteca Comunale Laudense, Corso Umberto I, 63
- Biblioteca del Circolo studenti Carlo Pallavicino, Via Cavour, 73
- Biblioteca del Collegio S. Francesco, Via San Francesco, 21
- Biblioteca del Seminario vescovile, Via XX Settembre, 42
- Biblioteca della Casa circondariale, Via Cagnola, 2
- Biblioteca della Direzione tecnico scientifica della Struttura ospedaliera di Lodi, Via Serravalle, 5
- Biblioteca della Società generale operaia di mutuo soccorso, Via C. Piazza, 7/9
- Biblioteca dell'Istituto sperimentale lattiero-caseario, Via A. Lombardo, 11
- Biblioteca dell'Istituto sperimentale per le colture foraggere. Sede centrale, Viale Piacenza, 29
- Biblioteca e Centro di documentazione della Camera di commercio di Lodi, Via Haussmann, 11/15
Informazioni Utili
Lapidi Commemorative
- Lapide a Walter Martani
- Lapide a Napoleone Bonaparte
- Lapide a Riccardo Pavesi
- Lapide a Secondo Cremonesi
- Lapide a Napoleone Bonaparte - 2
- Lapide a Luigi Anelli
- Lapide a Venanzio Felisi
- Lapide posta nel centenario della nascita di Enrico Mattei
- Lapide sulla chiesa di S. Rocco
- Lapide ad Agostino Bassi
- Lapide ad Age Bassi
- Lapide a Carlo Francesco Gabba
- Lapide a Francesco Sforza
- Lapide al III° e al XVIII° bersaglieri
- Lapide su Porta Cremona
- Lapide a Giovanni Mapelli su Porta Cremona
- Lapide a Cesare Barzaghi sulla Casa dello Studente
- Lapide con versi di Ada Negri in Piazza S. Francesco
- Lapide sulla chiesa di S. Tommaso
- Seconda lapide sulla chiesa di S. Tommaso
- Lapide a Eusebio Oehl
Bibliografia
- Lodi. Il municipio e la città, Giorgio Bigatti, Ed. Silvana (2005)
- Guida di Lodi, Ed. Il Pomerio (1995)
- Lodi e il suo territorio nella storia, nella geografia e nell'arte, Giovanni Agnelli, Ed. Il Pomerio (1989)
- Lodi fra storia e cronaca, Age Bassi, Ed. Il Pomerio
- Lodi e il suo territorio. Storia di Lodi, Cesare Vignati, Ed. Il Pomerio (1990)
- Lodi nelle sue antichità e cose d'arte, Bassano Martani, Ed. Il Pomerio (1990)
Memorie Storiche
Nel libro Itinerario d'Italia (1815) Giuseppe Vallardi così descrive la città:
Dall'altra parte vicino all'Adda sopra un'eminenza è situata la moderna Città di Lodi. Essa è piccola, ma ben costruita e cinta di mura, è contiene circa 12 mila abitanti. Sonovi de' belli e vasti Palazzi, tra' quali ammirasi la Casa Merlino, quello dei Barni che non è compito, e il Palazzo del Vescovo, il quale neppure è terminato; una graziosa Piazza ornata di portici; l'ospital maggiore, che nel suo cortile ha delle antiche lapidi; e fuori della Porta all'Adda una Fabbrica considerabile di Majoliche sul gusto di quelle di Faenza. Nel Duomo si venera il corpo di S. Bassano; tra le Chiese è sopra ogni altra degna d'attenzione quella dell'Incoronata, di figura ottagona, di cui Bramante fu l'architetto, ed è dipinta parte a fresco, parte a olio da Callisto scolare di Tiziano. Lodi fu patria di Maffeo Vegio e del poeta Lemene.
mentre la Guida Storico-Statistica Monumentale dell'Italia e delle Isole (1857) riporta:
Lodi (Albergo del Gambero, il Sole), città vescovile di 20000 abitanti, che risiede sulla riva destra dell'Adda, circondata da vecchie mura, con castello ridotto a caserma. Venne innalzata nel XII secolo, dopo la distruzione di Lodi Vecchio fatta dai Milanesi. Fu travagliata dalle fazioni tra i popolani e i nobili, fra cui gli Overgnani e i Sommariva. Si sottomise ai Torriani; ma riaccese le ire cittadine, i Vestarini, i Fissiraghi, i Vignati ebbero per qualche tempo, e successivamente, signoria della città, finchè grandeggiando i Visconti di Milano, Lodi dovette assoggettarsi a loro e dal 1400 in poi questa città fece sempre parte del Ducato di Milano, seguendone le vicende.
Lodi è assai ben costrutto; regolari ne sono le vie, ed ha begli edifizj.
Fra le sue chiese noteremo: La Cattedrale, eretta nel XII secolo, di gotica architettura con buoni dipinti del Lanzani, del Malossi, di Calisto detto da Lodi, dei Procaccini, ed un bassorilievo del X secolo, rappresentante la Cena degli Apostoli. Nella costruzione di questo tempio i Lodigiani si servirono di molti materiali portati da Lodi Vecchio, come gli ornamenti della porta maggiore, di quella verso la Municipalità e il suindicato basso-rilievo. L'Incoronata, di stile bramantesco, ricca di pitture di Calisto da Lodi, del Borgognone, еc. S. Francesco, con architettura gotica del XIII secolo, adorna di molti a freschi del secolo successivo, fra cui distinguonsi in una cappella a dritta,quelli che rappresentano la vita di S. Bernardino da Siena. S. Agnese, con facciata gotica e buoni dipinti.
Tra i suoi pubblici edifizj nomineremo: l'Ospitale Maggiore del Piermarini, la Loggia dei Comizj, detta anche Municipalità, di bella architettura. Sonvi inoltre: una Biblioteca comunale, Collegi, fra cui primeggia quello delle Dame Inglesi, Orfanotrofj, Monte di Pietà, ec., Teatri diurno e notturno.
Lodi fu patria di parecchi uomini distinti, fra cui: Morena lo storico, Calisto Piazza pittore, Maffeo Vegio e Lemene poeti, ec.
L'Adda, che scorre a' piedi delle sue mura, è attraversata da un bel ponte di legno lungo oltre 200 metri, e divenuto celebre nel 1796 per una fiera battaglia ivi combattuta tra gli Austriaci e i Francesi.
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