GUIDA Lozzo Atestino
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Foto Lozzo Atestino: 2012, 2009, 2008 |
Lozzo Atestino è situato nel Veneto nella Provincia di Padova. Il 19 marzo si festeggia il Patrono, San Giuseppe. Da Vedere: Castello di Valbona.
Confina con i comuni di: Noventa Vicentina, Agugliaro, Vo', Cinto Euganeo, Este, Baone e Ospedaletto Euganeo.
Indice[nascondi] |
Dove Mangiare
- Ristorante Castello Di Valbona, Via Castello, 2
- Ristorante Pizzeria Barracuda, Piazza Vittorio Emanuele II, 18
Biblioteche
- Biblioteca della Cassa rurale ed artigiana, Via Europa, 102
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Circolo Locale Redentore, Via Frassine
Complessi Bandistici
- Banda Comunale Orchestre D'Harmonie
Memorie Storiche
Il libro Storia di Este e del suo territorio (1851) così descrive il comune:
LOZZO. Anche questo bel colle vanta i suoi fasti di storia e una illustre famiglia, a cui diede il suo nome, la quale si fu un ramo de' Maltraversi di Padova. Ne fu investito fin dal 983 Ingelfredo de' Maltraversi da Ottone II. Avea un assai antico castello in potere appunto dei Conti di Lozzo. Il terribile Ecelino, che tanto balestrava i nobili padovani, distrusse la rocca di Lozzo (1239). Ma dopo riedificato, sappiamo che nel 1287 un Guidone da Lozzo ebbe a sposa Costanza figlia di Obizzo Marchese d'Este. Nicolò figlio di Guidone cospirò contro la patria favorendo a Cane Scaligero che volea impadronirsi di Padova. Il Mussato loda Nicolò da Lozzo per ingegno ed eloquenza, ma lo accusa d'intollerabile ambizione. Stava egli devastando, associato allo Scaligero, tutto il Pedevenda, ma udito ch'ebbe avvicinarsi con gran nerbo i Padovani al castello, arse la sua rocca e si partì per Vicenza. Ma si preparava un'orribile fine a questa famiglia. Nicolò coi suoi fratelli Enrico e Francesco tramarono nuove cose contro Jacopo da Carrara signore di Padova (1345). Scoperta la rete, Nicolò fuggì a Lozzo, ma incalzato dalle armi nemiche dovè abbandonare il castello al Carrarese, che a sé lo ascrisse. Frattanto a Padova veniano decapitati i conti da Lozzo Enrico e Francesco; di Nicolò null'altro fu dato sapere. Su quel distrutto castello sorge ora la bella villeggiatura de' Conti Correr di Venezia, a' quali la beneficenza verso que' colligiani è virtù di famiglia.
La chiesa parrocchiale dedicata ai martiri SS. Leonzio e Carpofaro era un tempo nella diocesi vicentina e di jus patronato della famiglia Lando. Vi era qui sepolto Guidone Conte di Lozzo, ma dai Veronesi ne furono disperse le ossa in vendetta dell'eccidio appostogli di Mastino Scaligero.
mentre Valbona viene così descritta:
VALBONA. Bella specialità di questo colle si è il possedere esso il suo vecchio castello quasi intatto. È di forma quadrangolare ed offre a chi gli s'avvicina dalla parte del vicentino territorio e specialmente sul far della notte una vista incantevole. Bramerei che fosse bene ritratto sulla carta, mentre venne sempre dimenticato nelle vedute panoramiche dei colli euganei. Quel castello fu occupato dallo Scaligero nel 1312. La sua chiesa da poco ampliata, è sussidiaria a quella di Lozzo.
La bontà delle sue terre attribuì a questo villaggio il nome tanto gradito di Valle la buona.