GUIDA Lucca/Memorie Storiche
Memorie Storiche
Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo Indicatore topografico della Toscana granducale (1856) così riporta:
ACQUEDOTTI DI LUCCA. Mancava questa città di buone acque potabili. La repubblica avrebbe voluto a ciò provvedere, ma venne a mancare mezzi o di coraggio. La sorella di Napoleone, Elisa Baciocchi incominciò per fare allacciare nel Monte Pisano presso il Villaggio di Vorno le limpide acque che ivi sgorgano; poi la Duchessa M. Luisa di Borbone fece condurre a termine quell'opera grandiosa dal valentissimo architetto Nottolini, per cui ora entrano in Lucca giornalmente non meno di 20000 barili di buone acque.
mentre sulla città così scrive:
LUCCA. Città Arcivescovile, già capitale dell'ex-Ducato di Lucca ora Capoluogo di Compartimento, ove risiede il Prefetto ed un Delegato di 2a Cl. Ha Corte regia, Trib. di 1a Ist. e due Pretori civ. e crim. di 2a Cl., dei quali uno esercita la propria giurisdizione entro le mura,
l'altro nel territorio communitativo. Vi è un Ministro Esatt. del Registro, un Uffizio di Conservazione delle Ipoteche, una Direzione Doganale, l'Azienda del Sale e Fabbrica dei Tabacchi, una Direzione Postale, un Uffizio Telegrafico di 1a Cl., due Ingegneri in Capo di 1a Cl., un Ingegnere di Distretto di 2a Cl. e due Architetti RR.
La sua popolazione nel 1855 era di 23323 abitanti. Città vetustissima è Lucca, se non fu una tra quelle degli Etruschi, ai tempi loro esisteva: la conquistarono i Liguri verso il 170 di Roma: dopo tre secoli e mezzo la tolse loro Domizio Calvino: addivenne in seguito colonia e municipio, indi sede di Duchi, poi Repubblica; e ai tempi nostri residenza di un sovrano, ora riunita al Granducato di Toscana.
Il perimetro delle sue mura è di circa 4 miglia tosc.; le danno accesso quattro porte. Molti sono gli edifizii sacri al culto, 11 dei quali sono Parrocchie. Vi si contano 8 case religiose maschili, e 11 Case religiose femminili. Tre sono i teatri moderni, uno detto della Pantera, l'altro Castiglioncelli ed ora Nota, ed il terzo chiamato del Giglio, costruito nel 1817, e che sopra gli altri primeggia. Non mancano belle piazze e grandiosi palazzi: i nuovi Acquedotti forniscono alla Città ottime acque potabili.
In Corografia dell'Italia (1834) così viene descritta la frazione del comune:
SALTOCCHIO, vill. del ducato e circondario di Lucca, dalla cui città è distante 5 miglia verso borea e circa 500 passi dalla sinistra riva del Serchio. La sua chiesa ha il titolo di rettorìa.






