GUIDA Lucera/Monumento l’Uomo della Pace
Lapide sul monumento all’ingresso della Villa Comunale
L’uomo della Pace di Franco Scepi (Scepi’s Man of Peace) Opera d’Arte ispirata all’artista da Karol Wojtyla nel 1977 e sottoscritta nel 1999 da tutti i Premi Nobel per la Pace nel mondo FAI Delegazione di FOGGIA – Rotary – This is Art – Comune di Lucera – Misericordie – Lucera – CLUB UNESCO LUCERA FEDERICO II KIM DAE-JUNG – CARLOS FELIPE XIMENES BELO – JOSE RAMOS-HORTA – THE XIV DALAI LAMA – JODY WILLIAMS MIKHAIL GORBACHEV – JOSEPH ROTBALT – ADOLFO PEREZ ESQUIVEL – RIGOBERTA MENCHU TUM – LECH WALESA – BETTY WILLIAMS AMERICAN FRIENS SERVICE COMMITTEE – IPB International peace bureau – UNHCR United Nations Hgj Commissioner fro Refugees – ILO International Lahour Organization Organization IPPNW International Physicians for the Prevention of Nuclear War – AMNESTY INTERNATIONAL – ICBL International Campaign To Ban Landmines – PUGWASH Conferences on Science and World Affairs ISTITUT DE DROIT INTERNATIONALE – UNITED NATIONS – MSF Médecins Sans Frontiere – UNICEF United Nations Children’s Fund La scultura della Pace di Franco Scepi (Scepi’s Man of Peace), è stata collocata nella Città di Lucera in Piazza Matteotti nell’anno 2014 in concomitanza della santificazione di Papa Giovanni Paolo II e per iniziativa e grande impegno del Comitato L’Uomo della pace e 1000 cittadini di Lucera che hanno reso possibile questo evento storico. L’Uomo della Pace di Franco Scepi è il titolo del dipinto ad olio che l’artista realizzò nel 1977 su ispirazione di Karol Wojtyla l’anno prima che l’Arcivescovo di Cracovia salisse al pontificato con il nome di Giovanni Paolo II. Il primo dipinto raffigurante la testa costruita come un muro dalla cui sommità fuoriesce la colomba della Pace fu utlizzato per il manifesto del film. L’Uomo di Marmo di Andrzej Waijda, vincitore al Festival di Cannes nel 1978. In seguito Scepi creò dalla sua opera pittorica un monumento in bronzo che venne sottoscritto a Roma nel 1999 da Mikail Gorbaciov e da tutti i Premi Nobel per la Pace nel mondo, perché considerato simbolo anticipatore del crollo del muro di Berlino e fine della guerra fredda. Nella Biblioteca Vaticana è conservato il pregiato Omo Codex Codicum con la copertina in bassorilievo in oro dell’Uomo della Pace di Scepi. Il volume raccoglie le preziose testimonianze autografe riguardanti l’opera e la Pace, con manoscritti di Papa Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta, Yesser Arafat, Carlos Filipe Ximenes Belo, Norman Borlaug, malread Corrigan, Dalai Lama, Mikhall Gorbaciov, Rigoberta Menchù Tum, Lech Walesa ed altri fondamentali protagonisti della storia nel 900. La simbologia espressa dall’opera è oggi ritenuta la più autorevole espressione d’incontro tra arte, fede e storia che ha concluso il XX secolo. Il monumento Scepi’s Man of Peace è stato collocato dalla Fondazione Gorbaciov, dal Presidente Marzio Dalla giovanna, dal Segretario Cristiano Grandi e dai Premi Nobel Per la Pace, per l’iniziativa del galleriste Attilio Zammarchi al MAGI 900 Museo delle Generazioni Italiane (Bo), a Roma presso l’Ambasciata della Palestina (Caracalla), alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi (Pc). I premi Nobel per la Pace nel 1999 donarono in Vaticano a Giovanni Paolo II, l’opera d’arte “L’Uomo della Pace – Karol Wojtyla di Franco Scepi”. Nel 2005 per volontà di S.E. Mons. Francesco Zerrillo Vescovo di Lucera-Troia, il bozzetto originale del dipinto, venne collocato presso l’altare di Santa Maria Patrona nella Cattedrale di Lucera, dove San Giovanni Paolo II si raccolse in preghiera. Nel settembre del 2014 nell’antica Basilica di Sant’Eufemia a Piacenza, per volontà del Mons. Pietro Casella, che condivise il percorso storico dell’opera per la sua conoscenza di Wojtyla e di Mikhail Gorbaciov, è stato creato il primo altare dedicato a San Giovanni Paolo II, con formelle in oro e ritratto del Santo. Nella Città di Milano è in progetto la posa del monumento in Piazzale Bologna. Per iniziativa della Fondazione Codex Codicom è in progetto la posa del Monumento al Palazzo dell’ONU di New York.
dai Premi Nobel per la Pace per il sostegno dato alle cause umanitarie ed etiche:
per aver destinato a fini di solidarietà e di charity, per oltre 40 milioni di euro, l’intero incasso delle loro partite di calcio giocate in 20 anni di attività.
e delle loro famiglie in paesi tormentati dalle guerre, attraverso Small Kindness, l’organizzazione umanitaria da lui fondata
con forza voce a sostegno e in nome dei poveri del continente africano anche attraverso l’organizzazione dei grandi concerti mondiali per l’Africa “Live Aid” e “Live 8”. Uno speciale Man for Peace Award, in memoria del Nobel per la Pace Sir Joseph Rotblat, scomparso nel 2005, è stato attribuito quello stesso anno anche a
per la Pace, per essersi particolarmente distinti, attraverso i loro PaeceJam realizzati in diverse parti del mondo, nell’educare a una cultura di pace le giovani generazioni, diffondendo tra loro la parola e l’esempio dei Premi Nobel per la Pace.
quarantratreenne per il suo impegno forte e costante alla pace nel mondo e le relative attività internazionale.
e di coesione tra le nazioni.
Natalia Kuzhetsova per la qualità dei programmi culturali. |