GUIDA  Manta/Castello della Manta

Da Wiki.

Il castello della Manta sorge in una posizione strategica tra le colline di Saluzzo e Cuneo.

Veduta esterna

Un primo nucleo fortificato esisteva già nel XIII secolo e nel corso dei decenni si è gradualmente trasformato fino ad acquisire l’aspetto di una dimora signorile.

E’ all’inizio del Quattrocento che il castello inizia ad assumere l’aspetto attuale grazie all’opera della nobile famiglia dei Saluzzo della Manta che ne rimase proprietaria sino alla fine del Settecento quando la famiglia si estinse.

Seguì un lungo periodo di abbandono durante il quale fu adibito ad ospedale militare; acquistato dai Radicati di Marmorito venne nell’Ottocento ristrutturato e restaurato nella configurazione attuale e donato infine al FAI nel 1983 da Elisabetta de Rege Provana, erede a sua volta dei Radicati di Marmorito.

Si entra nel Castello attraverso un portone ad arco acuto che introduce in una corte di aspetto severo e lineare. Da qui si possono visitare le cantine, la tinaia e la grande cucina con un grandioso camino.

La tinaia

Una rampa di scala dà accesso al piano nobile del palazzo. Il primo locale è il vestibolo le cui pareti sono decorate con il motto “ Leit ” della famiglia Saluzzo della Manta. Lo stesso simbolo si trova dipinto sul grande camino presente nella sala.

La Vergine che allatta il Bambino

Su di una parete si può ammirare un affresco quattrocentesco che rappresenta la Vergine che allatta il Bambino; dello stesso periodo il soffitto in legno a cassettoni dipinti.

Dal vestibolo si accede al Salone Baronale che merita una visita particolarmente attenta per il ciclo di affreschi che ricopre interamente le pareti, una delle più stupefacenti testimonianze della pittura tardogotica in Piemonte.

Sulle pareti di fronte alle finestre della sala si può ammirare una sfilata di nove eroi e nove eroine appartenenti alla mitologia classica ed alla letteratura biblica raffigurati in abiti preziosi legati alla moda delle corti dell’inizio del Quattrocento.

La Fontana della Giovinezza

Sulla parete opposta è dipinta la Fontana della Giovinezza dove personaggi di vario rango ed età vi si immergono per uscirne giovani e rigenerati. Viene così rappresentato l’antico sogno dell’eterna gioventù secondo la tradizione dei romanzi francesi medioevali.

Tutte queste scene vennero affrescate poco dopo il 1420 da un ignoto pittore detto “ Maestro della Manta”.

Al secondo piano si trova il Salone delle Grottesche, così detto per i motivi decorativi che ricoprono tutto il soffitto.

Questo locale fu voluto nel 1560 da Michele Antonio della Manta ed è un’importante testimonianza della cultura manieristica.

Al centro del soffitto è rappresentato il Carro infuocato del Profeta Elia con ai fianchi due ovali che rappresentano, l’uno, tre putti con in mano i simboli del potere temporale e religioso (mitra, spada, corona d’alloro) e l’altro il globo terrestre.

Il globo terrestre

Questo affresco è fonte di mistero e contraddizione……..infatti sul mappamondo sono disegnati oltre all’Europa, anche (seppur abbozzati) tutta la costa dell’America e dell’Antartide nonostante l’opera risalga probabilmente al periodo tra il 1418 e il 1430, epoca in cui Cristoforo Colombo non aveva ancora scoperto il Nuovo Mondo !

Sul lato occidentale della sala si trova un grande camino di stile classico al di sopra del quale venne inserito, nella seconda metà dell’Ottocento un medaglione con lo stemma ed il motto dei nuovi proprietari del castello i Conti Radicati di Passerano e Marmorito.

Annessa al Castello è visitabile la chiesa di Santa Maria.

Il coro affrescato

Al suo interno sono custoditi due ambienti di particolare pregio, riferibili ai due momenti più significativi della decorazione del castello.

Nell’abside si trova un importante ciclo di affreschi raffigurante episodi della vita di Cristo, ascrivibile agli stessi decenni della realizzazione della Sala Baronale.

La cappella funeraria di Michele Antonio ha, invece, la medesima ricca decorazione a stucco ed affreschi di stampo manieristico degli ambienti della sala delle Grottesche.


Informazioni Utili

  • Telefono: 0175-87822
  • Email: [1]
  • Aperto per le visite tutti i giorni tranne i lunedì non festivi


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