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Foto Monterchi: 2012, 2009, 2008 |
Monterchi è situato in Toscana, ai confini con l'Umbria, in Provincia di Arezzo. L'8 ottobre si festeggia il Patrono, San Simeone. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di San Michele Arcangelo a Padonchia; Chiesa di San Simeone; Chiesa di Santa Maria della Pace a Le Ville.
Confina con i comuni di: Anghiari, Arezzo, Città di Castello, Citerna e Monte Santa Maria Tiberina.
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Biblioteche
- Biblioteca Comunale, Via Protoli
Volontariato, Onlus e Associazioni
- Confraternita O Opera Pia di Misericordia, Via Ospedale 7
- Gruppo Donatori di Sangue Fratres, Via Ospedale 7
Informazioni Utili
Bibliografia
- Monterchi, B. Giorni (1977)
- Due paesi in racconto. Anghiari e Monterchi tra memorie individuali e collettive, I. Moroni, Ed. Unicopli (2001)
Memorie Storiche
Attilio Zuccagni-Orlandini nel suo Indicatore topografico della Toscana granducale (1856) così scrive:
MONTERCHI. Capoluogo con pret. civ. di 2a Cl. e Dogana di Frontiera. Castello posto in vicinanza di un colle bagnato alle falde dal Cerfone. Sembra che in antico si estendesse il suo territorio fino al torrente Erchi, da cui forse trasse il nome. Ebbe i suoi piccoli dinasti, e si pretende che appartenesse agli Atalberti discesi in Italia coll'Imperatore Ottone; ma è più probabile che il castello fosse in origine posseduto dai Marchesi del Colle o del Monte. Le sue prime memorie sono del secolo XII; le solide fortificazioni delle quali fu munito, sembrano opere del secolo successivo. Nel 1256 se ne impadronirono le masnade del Vescovo Aretino Ubertini, ma potè ritornare alla devozione degli antichi signori dopo la morte del Vescovo Tarlati. Poco dopo cadde sotto il giogo dei Perugini, e nel secolo XII se ne impossessò la Repubblica fiorentina.
I bastioni del castello e l'antica rocca in parte conservata, fanno fede della valida resistenza che potevano opporre gli abitanti a qualunque assalto. Nel ripiano adiacente all'alta rocca trovasi ora la pubblica piazza, da un lato della quale è il palazzo del Giusdicente, ed in un angolo remoto l'Aripretura, restaurata nel 1723: di migliore aspetto è l'Oratorio di S. Antonio; la chiesa delle Benedettine poi, situata presso il castello, è fregiata di buoni ornati. (V. Atl. Tosc.)