GUIDA  Morgex/Fortificazioni

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Fortificazioni

Colle San Carlo (q.1.953) - Ex Casermetta
Colle San Carlo (q.1.953) - Ex Casermetta

  • Il territorio comunale è ricco di resti di fortificazioni,di casematte,di batterie e di graffiti sulle rocce (fatti dai soldati) che si sono sovrapposte nel tempo ( a partire dal 1600 ),dal Monte Cormet (q.3.024) al Colle della Croce (q.2.381).Nel particolare nella zona del Colle San Carlo ,per la sua posizione strategica di collegamento tra il fondovalle e La Thuile,sin dal secolo XVII fu protetta da fortificazioni campali e campo trincerato.Nuove opere fortificate risalgono alla seconda metà del 1800.Nel periodo 1935-1940 l'area fu interessata dalla costruzione di numerose opere del Vallo Alpino di cui sono ancora visibili i resti del fosso e le barriere anticarro.
  • Per quanto attiene ai resti delle fortificazioni della Seconda Guerra Mondiale,presenti dal Colle San Carlo sino alla Testa d'Arpy (q.2021) (sull’estremo est della dorsale che va dal Monte Cormet (q.3.023) al Fiume Dora Baltea e che divide il versante di La Thuile da quello di Morgex e nel particolare dal Vallone d’Arpy ) numerosi accessi (pur se minati ed ostruiti a seguito dell’Armistizio) consentono di ammirare ancora oggi la possenza delle mura di queste strutture (vds. anche in [1] ).
  • Tra queste ve ne è una che si cela all'interno della collinetta che separa il Vallone d’Arpy dalla Valle Vallone di La Thuile (che porta al Colle del Piccolo San Bernardo ) .All'interno della montagna una grande galleria a "L" serviva le Batterie che dovevano impedire al nemico l'accesso a Morgex ed alla bassa Valle d'Aosta .L'opera,a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale,non venne terminata ed al termine del conflitto (come previsto dalle condizioni di pace) alcune parti vennero minate e fatte saltare.
Colle San Carlo - Ex Caserma

Curiosità

  • Della struttura sopra menzionata si riportano le seguenti osservazioni:
1.Si scendono alcuni metri di scarpata ingombri di macerie e ci si trova davanti all'entrata al bunker.A cinque metri da questa vi è un corridoio che gira intorno ad una stanza ,di circa cinque metri per quattro, su tre lati(dopo essere scesi di tre gradini si interrompe).Nel muro vi sono due feritoie dalle quali si vigilava sull'entrata del fortilizio.
2.Tornando indietro verso l'ingresso si accede al grande camerone a volta ,largo circa quattro metri, che penetra in profondità nella collina ed alla fine dello stesso si trova un corridoio ,lungo una trentina di metri, che porta alla parte centrale del bunker:uno stanzone a "L" dal quale partono i corridoi d'accesso alle postazioni di fuoco (successivamente minate in conseguenza del trattato di pace con la Francia).
3.Dall'altro braccio della "L" inizia il corridoio ,lungo una decina di metri, che porta alla seconda entrata della fortezza.Si percorre un camerone gemello a quello d'ingresso dal quale di accede alla postazione di difesa dell'entrata,alla cameretta e al corridoio d'entrata (che è stato murato)con il fosso,ora colmo d'acqua,che doveva proteggere la porta d'accesso.
4.Salite le poche decine di metri che separano la strada dalla cima della collinetta dove si trovano i due crateri un tempo collegati al sotterraneo ed i resti dei muri a secco della fortificazioni,seguendo il crinale verso sud-ovest si arriva alla casamatta parzialmente demolita e collegata da un corridoio ai sotterranei.