GUIDA  Orta San Giulio/Basilica di San Giulio

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Descrizione

Sul luogo della primitiva chiesa, fondata da San Giulio nel 390, si costruì nell'anno 800 un'altra chiesa che subì i danni provocati dagli assedi del secolo X. Di questa antica struttura rimane l'abside maggiore, mentre le tre navate e la navata traversa furono costruite nei due secoli successivi. Il campanile è separato dalla chiesa. All'interno di una cripta, sottostante l'altare maggiore, riposa il corpo del Santo Evangelizzatore, ivi posto nel 1698. Al suo interno si possono notare:

  • l'ambone
costruito e scolpito con la locale pietra e risalente agli inizi del XII secolo. Le quattro colonne, diverse tra loro (le due frontali a fusto liscio e capitelli uno composito e l'altro corinzio, le altre coperte di ornati in rilievo con capitello dorico l'una e composito con teste di animali, l'altra) sorreggono parapetti che poggiano su una base ornata di foglie d'acanto;
  • gli affreschi
non sono tutti della medesima epoca, i primi risalgono alla fine del 1300. Riproducono quasi esclusivamente immagini di santi, intermediari tra il divino e l'umano. Nella navata destra è raffigurata la Madonna “in trono con il bambino” , la Natività e la Teoria dei Santi: San Sebastiano, San Rocco, San Giacomo, Santa Caterina d'Alessandria e San Biagio( tutti legati alla tradizione dell'isola ). Nella navata di sinistra: la Natività, il Martirio:di San Lorenzo, la Santa Trinità e Scene della vita di San Giulio. Alla sinistra dell'altare maggiore è situata la Cappella dei morti, con il quadro dell'Assunta , ed a destra dell'altare maggiore , la cappella della Madonna del Rosario.
  • i soffitti
le decorazioni della volta sono stati rifatti all'inizio del XVIII secolo.

Curiosità

  • Nel mezzo della volta della sacrestia è appeso un grosso anello vertebrale fossile che la leggenda dice essere appartenuto a uno dei draghi cacciati da San Giulio;
  • E' conservato il manto nuziale della Regina Maria Cristina di Savoia, trasformato in pianeta;
  • Un mostro in ferro battuto dalle fauci spalancate ,rappresentante il "Drago delle Rogazioni" (processioni di penitenza che si svolgevano in aperta campagna per attirare la benedizione divina sui raccolti) venne portato in processione fino al 1920.

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