GUIDA Patti/Lapide con poesia di Salvatore Quasimodo
VENTO A TINDARI Tindari mite ti so fra larghi colli pensile sull’acque delle isole dolci del Dio, oggi m’assali e ti chini in cuore.
assorto al vento dei pini e la brigata che lieve m’accompagna s’allontana nell’aria onda di suoni e amore e tu mi prendi da cui male mi trassi e paure d’ombre e di silenzi rifugi di dolcezze un tempo assidue e morte d’anima.
dove ogni giorno affondo e segrete sillabe nutro fra gente petrosa ai sogni: altra luce ti sfoglia sopra i vetri nella veste notturna e gioia non mia riposa sul tuo grembo.
e la ricerca che chiudevo in te d’armonia oggi si scarna in ansia precoce di morire e ogni amore è schermo alla tristezza tacito passo nel buio dove m'hai posto amaro pane a rompere.
soave amico mi desta che mi sporga nel cielo da una rupe e io fingo timore a chi non sa del vento che m’ha cercato l'anima
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