GUIDA Polesine Zibello/Lapide Crepuscolo dei sabbiatori
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CREPUSCOLO DEI SABBIATORI I barconi risalgono adagio, sospinti e pesanti, quasi immobili, fanno schiumare la viva corrente. E' già quasi la notte. Isolati si fermano: si dibatte e sussulta la vanga sott'acqua.
sono scesi con l'acqua alla cintola e scavano il fondo. Il gran gelo dell'inguine fiacca e intontisce le schiene.
senza dare una scossa, radenti: ogni uomo è seduto a una punta e un granello di fuoco gli brucia alla bocca. Ogni paio di braccia strascina il suo remo, un tepore discende alle gambe fiaccate e lontano si accendoni i lumi.
e le gambe son quasi spezzate. Qualcuno non pensa che a attraccare il barcone e cadere sul letto e mangiare nel sonno, magari sognando. C. Pavese |






