GUIDA Porto Cesareo/Area Marina Protetta di Porto Cesareo
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Descrizione
- L’Area Marina Protetta è stata istituita dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio con D. M. del 12/12/1997 e d’intesa con il Ministero del Tesoro pubblicato sulla G.U. serie generale della Repubblica Italiana n.45 del 24 febbraio 1998; per la gestione, la valorizzazione e la tutela dell’area è stato costituito un Consorzio il 25.10.2002 denominato Area Marina Protetta , fanno parte del Consorzio i comuni di Porto Cesareo, Comune di Nardò e la Provincia di Lecce, con uno statuto che nell’art. 2 riporta le seguenti finalità:
a) la gestione, valorizzazione, protezione e controllo ambientale dell’area marina interessata;
b) la tutela e la valorizzazione delle risorse biologiche e geomorfologiche della zona e il ripopolamento ittico;
c) la promozione di uno sviluppo socio-economico compatibile con la rilevanza naturalistico paesaggistica dell’area, privilegiando attività tradizionali locali già presenti;
d) la diffusione e la divulgazione della conoscenza dell’ecologia e della biologia degli ambienti marini e costieri della riserva e delle peculiari caratteristiche ambientali e geomorfologiche della zona;
e) l’effettuazione dei programmidi carattere educativo per ilmiglioramento della cultura generale nel campo dell’ecologia e della biologia marina;
f) la realizzazione di programmi di studio e ricerca scientifica nei settori dell’ecologia, della biologiamarina e della tutela ambientale, al fine di assicurare la conoscenza sistematica dell’area;
g) la presentazione di proposte e progetti locali, regionali, nazionali e comunitari per accedere a finanziamenti e programmi rivolti allo sviluppo socio-economico dell’area;
h) la stipula di convenzioni con istituti di ricerca e associazioni riconosciute a livello nazionale;
i) l’organizzazione di corsi di formazione e aggiornamento attinenti le finalità del Parco;
j) la promozione, la tutela e la valorizzazione dei prodotti tipici locali legati alla pesca, alla ristorazione,all’artigianato, nonché l’istituzione e gestione di apposito marchio di qualità s prodotti e relative confezioni;
k) la promozione e la costituzione di organismi associativi che collaborino alla realizzazione delle attività programmate;
l) la promozione di attività finalizzate all’integrazione del reddito dei pescatori e delle loro famiglie;
m) l’organizzazione di campagne di informazione per la tutela dei consumatori finali;
n) la predisposizione di studi di fattibilità, di verifiche d’impatto ambientale e di progetti generali ed esecutivi;l’acquisizione delle aree e l’effettuazione degli allacciamenti,della viabilità delle opere di urbanizzazione primarie di disinquinamento, la realizzazione di fabbricati, delle attrezzature e dei beni mobili,anche registrati, necessari o utili alla funzionalità del parco marino.
Habitat
- L’area ha una estensione di 17. 156 ettari, ed è la terza in ordine di superficie in Italia, a nord è delimitata da Punta Prosciutto ed a sud da Torre dell’Inserraglio. I sette km di costa della riserva ricadono nei comuni di Porto Cesareo e Nardò, l'area protetta è stata suddivisa in tre zone con diverso tipo di protezione, quale:
- Zona A: Riserva integrale, dove vige il divieto assoluto delle attività come: pescare, navigare e di balneazione, è consentita e regolamentata la ricerca scientifica. L’area è delimitata nel mare da boe gialle ed a terra da pali gialli.
- Zona B: Riserva generale, in cui è consentita previa autorizzazione la pesca professionale, la balneazione, le attività subacquee sempre nel rispetto dell’ambiente, la navigazione delle imbarcazioni ad una velocità inferiore ai 10 nodi ed è vietato l’ancoraggio.
- Zona C: Riserva parziale, dove oltre alle attività già consentite nella zona B, è permessa la pesca sportiva ma non quella in apnea. Invece sono vietati l’ancoraggio e la pesca subacquea
- Da Porto Cesareo a Torre Lapillo la costa si presenta rocciosa, bassa ,frastagliata e si articola in cale sabbiose per aumentare gradamente proseguendo verso Torre dell’Inserraglio.
- La principale caratteristica dell’habitat è dato dalla presenza del Coralligeno, della Posidonia oceanica, e dagli ambienti di grotta. Lungo la costa incontriamo le Torri costruite intorno al 1500 sia di tipo circolare che quadrangolare, furono realizzate per difendersi dagli attacchi dei saraceni e dei turchi.
- La Baia di Torre Lapillo offre ai visitatori un fondale dall’ambiente sub-tropicale e le sue grotte marine illuminate da piccole aperture spugne dai colori sgargianti gialle, rosse, viola e bianche. Più giù verso i 20 – 30 metri ci si può imbattere in un vero giardino di spugne a candelabro di dimensioni eccezionali.
- Nell’area della Torre Chianca o di S. Stefano, si trovano ancora anfore integre e frammenti vari tanto da dare il nome di “Puertu pignatu”
- L’area della “Strea” presenta un’ambiente biologico subtropicale, tipo laguna, a 3 m. di profondità sono presenti le spugne a cervello o Geodia cydonium , l'alga verde Anadyomene stellata, ed un echinoderirna oloturoide Holothuria impatiens .
- Nell’area di Porto Cesareo il prof. Pietro Parenzan evidenziò la presenza del Coralligeno l'unico corallo ermatipico vivente in Mediterraneo: l'antozoo coloniale Cladocora caespitosa di colore bianco -verde, ad una profondità di 15 m..
Grotte
Lungo la costa salentina abbiamo diverse grotte sommerse, gli studiosi ne hanno individuato ben 53. Tale fenomeno è stato causato dall’origine carsica della penisola salentina, tra Porto Cesareo e la fascia costiera di Torre Lapillo si individua la maggiore concentrazione di grotte sommerse.La costa inoltre è connotata dalla presenza di numerosi promontori, isolotti e scogli.
Flora
La flora alla profondità nel mare di circa 50 m. è costituita da praterie di Poseidonia Oceanica, una pianta fenerogama marina, fondamentale per la salute del mar e per l’alta produzione di ossigeno,inoltre fornisce protezione e cibo per le varie specie e protegge la costa dall’azione corrosiva del motoondoso.L'alga verde Anadyomene stellata.
Fauna
La fauna ittica è costituita da spigole, cefali, orate e talvolta delle ombrine (Umbrina cirrosa), qui è regno delle mormore, gamberi, cozze pinna, cavallucci marini, spirografi e pesci colorati. La conchiglia Mitra zonata, un mollusco gasteropode a fasce marroni chiare un esemplare da collezione. La presenza abbondante della microfauna protegge e nutre motissime specie di pesci tra cui la triglia di scoglio. Nella Baia di Torre Lapillo sono stati avvistati esemplari di Caretta Caretta la tartaruga marina che è ormai una rarità nell’Italia peninsulare.
Sentieri Blu
Nella riserva Marina sono stati individuati tre Sentieri Blu ( percorsi subacquei):
- Grotta il Camino di interesse naturalistico
- Relitto del Neuralia
- Le colonne greco - romane
Riferimenti
Consorzio di gestione - via C. Albano
Tel:0833560144
Fax:0833859105
E-mail:[1]
Sito web:[2]






