GUIDA  Pré-Saint-Didier/Miti e Leggende

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Pré-Saint-Didier/Miti e Leggende

Abiti tradizionali
  • In ogni comunità, nell’ambito delle tradizioni, si tramandano di generazione in generazione, le leggende locali.Per quanto attiene il Comune di Prè-Saint-Didier , eccone una
1. Capitan Perrod : Un tempo viveva in questa cittadina un uomo di cognome Perrod e siccome era stato Capitano nell’Esercito tutti lo chiamavano "Capitain Perrod". Era un uomo molto ambizioso che voleva arricchirsi. Possedeva delle baite nel Vallone di Chavannes (parte del territorio comunale di La Thuile ) ed aveva un po’ di mucche, ma era invidioso di ciò che possedevano gli altri. Ad un certo punto della sua vita, non si sa bene come (ma certamente con molti inganni) era riuscito ad impadronirsi di tutti gli alpeggi del Vallone di Chavannes e ad avere più di duecento mucche. Con la scusa che era stato Capitano aveva spaventato molti pastori, minacciandoli che lui avrebbe potuto far venire i soldati ad occupare tutte le baite. Così ne era divenuto unico padrone. Ma quando scendeva per andare a Pré Saint Didier non passava mai per la cittadina di La Thuile in quanto lo odiavano e si accorgeva che lo guardavano male. Scendeva per sentieri secondari, alla sinistra del Fiume Dora di Verney e filava diritto per la Frazione La Balme. Una sera era partito da Chavannes che era già buio ed a La Thuile non aveva incontrato nessuno in quanto gli abitanti si erano già ritirati nelle loro case. Proseguendo, quando giunse in località Pont Tailaud credette di sognare: sulla strada c’erano otto candele accese, quattro da una parte e quattro dall’altra. Subito pensò che ci fosse qualcuno che volesse spaventarlo, ma quando finalmente si avvicinò alle candele si accorse che non c’era nessuno e che le candele stavano dritte da sole. Allora cominciò a spaventarsi e si spaventò ancor di più quando, fatto qualche passo, si accorse che le candele lo seguivano. Continuò a camminare con le gambe tremanti e le candele continuarono a seguirlo. Passato Pont Taillaud decise di mettersi a correre ma le candele lo seguirono alla stessa velocità. Sempre più spaventato decise di scappare nel bosco, ma quando tentò di salire sul monte che costeggia la strada le candele fecero barriera e non lo lasciarono passare. La stessa cosa successe quando tentò di scappare a valle verso il fiume. Il povero Capitan Perrod non sapeva più cosa pensare, sudava freddo, aveva il cuore in gola e decise di fermarsi nella Frazione La Balme, dove sapeva che c’era un’osteria, ma le candele fecero di nuovo barriera e questa volta non erano solo otto, ma decine e decine. Al Capitan Perrod non restò che proseguire, ma le forze gli mancavano, tanto era lo spavento che aveva e la strada per Pré Saint Didier era ancora lunga. Sperò di potersi fermare ed Elevaz, ma neanche qui le candele lo lasciarono passare, anzi siccome, preso dalla disperazione, aveva tentato di pestarle e di passare lo stesso, le candele gli avevano bruciato i vestiti. Si fermò un attimo, riprese fiato e proseguì il cammino, rimpiangendo in cuor suo tutte le cattive azioni che aveva commesso. Arrivò a Pré Saint Didier che era quasi l’alba. Le candele fecero barriera davanti alla porta della sua casa, ma lui si allontanò un po’, prese la rincorsa e riuscì a scavalcarle entrando in casa a precipizio. Si mise a letto con la febbre alta e non si alzò più. Due giorni dopo fece chiamare il parroco e confessò tutti gli inganni che aveva fatto per impadronirsi di Chavannes . Il terzo giorno morì. Dopo la sua morte i vecchi proprietari riuscirono a ritornare in possesso delle loro baite e delle loro mucche.