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Foto Rivarossa: 2012, 2009, 2008 |
Rivarossa è situato nel Piemonte nella Provincia di Torino. Il 22 luglio si festeggia il Patrono, Santa Maria Maddalena. Tra gli edifici religiosi: Parrocchiale di Santa Maria Maddalena; Chiesa di San Rocco.
Confina con i comuni di: Lombardore, Front, Rivarolo Canavese e San Francesco al Campo.
Storia
Il primo insediamento antropico è da individuarsi sul poggio chiamato Borgallo fra XVIII-IX secolo. Nell'XI secolo presso Borgallo forse lo stesso Arduino fonda il priorato cluniacense di Santa Maria Maddalena. Il convento attira molti coloni a dà il via ad un intenso processo insediativo.
Oltre il demanio ecclesiastico, la corte viene infeudata dall'imperatore a due signorie molto note nel canavese: i San Martino di Front e i Valperga. Proprio queste due famiglie si scontrarono spesso, nella storia antica del canavese ed è del nel 1339 il tentativo militare dei Valperga di detronizzare i rivali che, comunque, si conclude con un insuccesso.
Nel 1313 Rivarossa viene presa da Filippo d'Acaia: i Valperga, anche in questo caso, sconvolgono la vita di Rivarossa in quanto, alleati con i monferrini, era loro interesse rovesciare pure questo ramo legato ai Savoia e saccheggiano varie volte il paese.
Nel XIV secolo Rivarossa, come tutto il canavese, è agitata dalla rivolta dei Tuchini, alla quale pone un termine l'intervento di Amedeo VII di Savoia, consapevole che la rivolta pauperista era agitata anche dal marchese del Monferrato in ottica antisabauda. Lo stesso marchese, infatti, aveva inviato nel Canavese a soffiare sul fuoco il feroce condottiero Facino Cane. Una volta che il conte rosso ebbe pacificato il canavese potè incamerare direttamente i possedimenti del principe d'Acaia, incluso Rivarossa, alla morte di Ludovico, nel 1418.
Ma il tempo delle sofferenze per Rivarossa non era finito: dopo le rivolte dei nobili del canavese e le jacqueries fino ad ora patite, le invasioni del francesi e degli spagnoli che nel Cinquecento qui si susseguirono, nel tentativo di sottomettere i Savoia, comportarono il definitivo crollo del castello e delle mura cittadine. Da una cronaca coeva sappiamo che dopo un'incursione del 1539 quasi tutti i rivarossesi erano morti.
Dopo, pian piano, il borgo si ripopolò, pur soffrendo le carestie del Seicento e gli sconvolgimenti legati alla guerra di successione spagnola che investì tutto il Piemonte nel Settecento.
Da Vedere
Il Castello dei Valperga è stato più volte rimaneggiato: l'intervento più impegnativo risale al restauro del 1825 operato dai proprietari di allora, i Daziani. La facciata conserva l'originale muro di cinta difensivo. Sul lato destro è possibile ancora vedere una casamatta e, al di là del muro, spicca la bella torre, sopra la quale è stata eretta una tribuna di stile eclettico neomedievale: la sommità è stata così trasformata in un bel belvedere.
Memorie Storiche
In Corografia dell'Italia (1834) così viene descritto il comune: