GUIDA Sommacampagna/Ossario Monumentale
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Descrizione
L' Ossario di Custoza è una costruzione in marmo bianco alta complessivamente 38 metri, ospita al suo interno i resti mortali di oltre 1900 soldati italiani, autriaci e ungheresi, caduti nelle due battaglie di Custoza combattute nel 1848 e nel 1866.
Fortemente voluto dal suo promotore don Gaetano Pivatelli (1832-1900), parroco del paese, che aveva ideato un luogo degno di accogliere i resti mortali dei caduti delle due battaglie.
L'Ossario fu solennemente inaugurato dal Principe Amedeo di Savoia (duca D'Aosta)in rappresentanza del Re Umberto I°, il 24 Giugno 1979.
Il Principe Amedeo di Savoia, fu ferito in combattimento, il 24 Giugno 1866, in località Cavalchina. Un Monumento ne ricorda il fatto.
Sul colle più alto del paese, ben visibile da ogni direzione si erge grave e solenne l'Ossario. Il manufatto, all'epoca della sua costruzione, costituì un momento molto importante per la nuova Italia.
Il complesso soprattutto per il suo contenuto, è a perenne monito alle coscienze e fa riflettere sull'assurdità delle guerre che seminano odio fra i fratelli, e sprona alla ricerca della comprensione e pacifica convivenza fra i popoli.
Il recupero dei morti e feriti al tempo di quelle guerre (1848-1866) si effettuava con metodi assai primitivi. Troppo spesso u soldati con ce la facevano a rientrare nei ranghi venivano abbandonati al loro destino, ed i morti giacevano spesso a lungo insepolti.
Il 24 Giugno 1866, nello scontro che ebbe l'epilogo proprio attorno a Custoza, le perdite dei due eserciti ammontarono a circa duemila morti, desseminati nell'area, Gli abitanti di Sommacampagna, Villafranca e Custoza, trovavano cadaveri dapertutto: sui campi, nei fossi, sulle siepi. Nai giorni successivi gli abitantisi prodigarono per dare loro una sepoltura, riunendoli in grandi fosse comuni,segnate da grandi Croci di legno.
Con la fine delle ostilità cominciarono arrivare a Custoza dall'Italia e dall'estero, i famigliari delle vittime per vedere e pregare. Dopo un giro presso le varie fosse, si recavano al cimitero, si intrattenevano con gli abitanti del luogo ma soprattutto con il parroco, lasciando a lui un'elemosina per celebrazioni di messe di sufragio. Le continue visite spesso strazianti di madri, spose, parenti che spesso non trovavano un posto dove posare un fiore al proprio caro, provocavano un'emozione infinita.
Il Monumento è a pianta ottagonale, ha quattro lati principali e quattro minori.Il basamento è costruito in marmo bianco e ai lati minori ha quattro finestre che danno luce alla sottostante cripta.
Sopra il cornicione principale corre una balaustra che racchiude la loggia, sopra la loggia, si inalza un attico sormontato da una piramide ad obelisco.
All'interno c'è una cappella con la volta dipinta.La volta della Cappella dipinta è disposta a crociera. Al centro dell'altare la foto di don Gaetano Pivatelli parroco di Custoza, promotore dell'Ossario.
Nei lati maggiori 4 gradinate danno accesso ai pronai, ognuno dei quali è formato da 2 colonne, dello scultore veronese Pegrassi. Nella foto la gradinata maggiore che da accesso dopo il pronao, alla cappella
Da una scala posta dietro l'altare della Cappella si scende alla cripta dove nel corridoio che le gira attorno sono conservati 1894 teschi di soldati Italiani, Austriaci e Ungheresi e al centro accatastate ci sono grandi quantità di ossa umane.
Galleria Foto
Interno Ossario - Cripta
- Errore nella creazione della miniatura: Parametri miniatura non corretti
Le urne di alcuni Ufficiali
- Errore nella creazione della miniatura: Parametri miniatura non corretti
- Errore nella creazione della miniatura: Parametri miniatura non corretti
Le Corone a ricordo
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Corona Austro-ungarica a ricordo di Ufficiali e Reggimenti
Il Piccolo Museo
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- Errore nella creazione della miniatura: Parametri miniatura non corretti
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