GUIDA Spoleto/Edifici Religiosi/Ex Eremo Santa Maria delle Grazie
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Spoleto/Edifici Religiosi/Ex Eremo Santa Maria delle Grazie
- E’ubicato a nord ovest della Strada Provinciale 462 (e, nel particolare, poco a monte della rotabile secondaria che ha origine nel Capoluogo, dal Ponte delle Torri ) in direzione della Frazione Monteluco a circa a metà percorso in un’area boschiva ricoperta di lecci e ritenuta sacra dagli Spoletini fin dall’epoca preromana. In questa parte di territorio,costituita da caverne, trovarono rifugio nel V secolo monaci anacoreti provenienti dalla Siria, il primo dei quali fu Sant’Isacco di Antiochia al fine di poter ritrovare, con i suoi seguaci, la vita eremitica che aveva dovuto abbandonare a seguito delle persecuzioni. Nell’anno 1547 il Vescovo Pietro Vigili fondò la Congregazione dei Padri Eremiti di Monteluco , che aveva come casa madre quest'eremo. Il Vescovo di Spoleto Sanvitale (nell’anno 1591) ed il Cardinale Cybo (nel corso del XVIII secolo) ampliarono ed arricchirono di preziosi decori questo luogo trasformandolo in una lussuosa residenza. Nell’anno 1806 le truppe Napoleoniche occuparono l’eremitaggio lasciando sui muri il segno del loro passaggio (forse nell’Eremo era stata installata anche un’infermeria) e nell’anno 1860 il patrimonio della Congregazione dei Padri Eremiti di Monteluco passò alla locale Congregazione di Carità e successivamente fu venduto a privati. Nell’anno 1918 fu acquistato dal Professore Arrigo Piperno (dentista di gran fama che ebbe tra i suoi pazienti uomini illustri come il Papa Pio XII, alcuni membri del palazzo reale, il poeta Gabriele D’Annunzio e Benito Mussolini) e nell’anno 1952 il Professore Pio Lalli (suo nipote) continuò l’opera di conservazione e di miglioramento della casa iniziata dallo zio.
Il complesso
- Nell’anno 1991 fu trasformato in "Residenza d’Epoca" (prima struttura del genere in Umbria ) garantendo così la conservazione e la fruizione di un’importante testimonianza storica. La struttura si presenta ancora nelle sue forme originarie, con i pavimenti in cotto, mattonelle, tessuti pregiati, arredi antichi ed affreschi del 1400. All’esterno una piscina offre un’oasi di relax mentre nel ristorante della struttura gli ospiti possono degustare le specialità della tradizione locale preparati con cura e passioni. Si accede all’interno tramite un salone lussuosamente arredato, si passa poi ad una grande terrazza (ora adibita a sala da pranzo) da cui si può ammirare uno spettacolare panorama sulla vallata spoletina. Dopo aver attraversato un altro ambiente si giunge alla Cappella affrescata. Una lunga galleria ricca di mobili antichi e curiosità porta all’ingresso delle stanze del primo piano che sono state ricavate nell’anno 1921 dall’unione delle antiche celle con i nomi dei frati, dalle piccole porticine in legno e dall’antico arredamento. Sul piano delle camere si trovavano anche altri ambienti: un’antica biblioteca (lo studiolo del Cardinale Cybo) con boiserie dipinta, un salotto con camino e un lungo corridoio arredato con alcuni mobili monastici antichi e oggetti d’arte. Al secondo piano si trovano le camere della Mansarda ricavate negli anni 1970 dai locali che dall’anno 1815 all’anno 1860 ospitarono la Scuola di Belle Arti fondata dal canonico Landini. Ognuna di loro ha un salottino con delle caratteristiche finestrelle che guardano la valle. La grotta originaria, abitata in passato da un anacoreta, è stata trasformata in preziosa cantina.
La Cappella
- Adiacente e comunicante con l’ex Eremo e dedicata a Santa Maria delle Grazie custodisce una Pietà (formato ridotto di quella di Michelangelo) probabilmente della scuola del grande maestro e ricavata dallo stesso marmo dell’originale. Sopra l’ingresso dell'edificio, preziosamente incorniciato e chiudibile da due ante vi è un affresco del 1400, raffigurante Gesù in pietà con il Cristo tra due Santi barbuti. L’interno è interamente affrescato e rappresentante scene della vita della Madonna, attribuibili alla scuola dei fratelli romani Zuccari (seconda metà del 1500). Sulla parete d’altare, racchiusa da una finta architettura e contornata da angeli riferibili alla successiva decorazione, è affrescata al centro una graziosa Madonna del Latte con a sinistra San Bartolomeo.
- Curiosità:
- - Il 18 settembre 1556 Michelangelo Buonarroti (ormai ottantunenne) avendo saputo dell’imminente calata su Roma delle truppe spagnole capitanate dal Duca d’Alba, si rifugiò in quest’area non solo per la dimestichezza che aveva con l’allora Vescovo Alessandro Farnese, ma anche per il grande prestigio spirituale di cui godeva la comunità raccoltasi attorno all’ Eremo.
- - Nella camera di Fra Gelsumino hanno dormito Papa Pacelli (Pio XII) e Papa Montini (Paolo VI), oltre al Presidente della Repubblica tedesca Veisecher.
- - Nell’Eremo vigeva una "Regola" il cui scopo era quello di indicare il modo migliore per vivere pienamente l’esperienza che si fa in luogo simile ed andare via... con qualcosa in più:
- 1. Lasciate ogni vostra preoccupazione prima di entrare;
- 2. Guardatevi intorno e godete di ciò che vedete;
- 3. Fatevi avvolgere dai suoni, dai profumi e dai colori;
- 4. Trovate un posto dove poter stare in pace;
- 5. Esplorate;
- 6. Parlate solo se ne avete voglia;
- 7. Ascoltate quello che la casa ha da dirvi;
- 8. Scoprite… il silenzio ma anche il piacere di stare insieme.
- certamente valida anche al giorno d’oggi!