GUIDA  Spoleto/Frazioni/Azzano

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Spoleto/Frazioni/Azzano

Azzano - Panoramica
Azzano - Panoramica
Mulino della Torre di Azzano  - Panoramica
Mulino della Torre di Azzano - Panoramica


  • Ubicata nella piana a nord del Capoluogo, a q. 239, è un nucleo abitato che consta nella sua parte più antica del Castello, probabilmente eretto intorno all’anno 1375, dopo l'espulsione e la strage dei Ghibellini da Spoleto ed il luogo, probabilmente, fu abitato fin da epoca antica (come dimostrano le rinvenute strutture murarie, presumibilmente di epoca romana, rinvenute nel corso dei lavori per la messa in opera di sottoservizi) tenuto conto della ricchezza della pianura e dell’abbondanza dei prodotti agricoli che questa poteva assicurare. Un tempo il territorio della Frazione era famoso per la coltivazione della canapa.

Cimitero - Panoramica
Cimitero - Panoramica

Area Cimiteriale

Curiosità:
- Poco più a nord del centro abitato è ancora visibile il mulino ad acqua della Torre d'Azzano che, funzionante fino all’anno 1995, macinava grano. Era alimentato da un canale artificiale derivato dal Torrente Marroggia e l’intero corpo molitorio è composto di due distinti impianti: uno con macine da grano ed uno da olio, forniti di due turbine idrauliche. La torre, isolata rispetto al complesso degli edifici, è a pianta quadrata con tetto a quattro spioventi e con ingresso sul lato ovest e presenta tre livelli: a piano terra, dopo l’ingresso, è l’impianto di macinazione (a stanza, a pianta rettangolare, accoglie a destra due palmenti con il sottostante sistema di ingranaggi per il movimento delle macine. Accanto alla parete di fondo è il volano attraverso cui si apre la paratia per consentire l’ingresso dell’acqua, sulla parete a fronte dell’impianto di macinazione è il buratto. Appoggiata alla parete d’ingresso è una bascula); la stanza adiacente è quella destinata alla macinazione (ed è sopraelevata); l’ultima, che si raggiunge salendo una scala in legno, è il magazzino (direttamente collegato alla stanza di macinazione da un foro e relativo condotto). All’edificio del molino a grano è affiancato quello per la molitura delle olive, anch'esso ordinato su tre piani. Tutto il complesso è di proprietà privata, ed è inserito in una struttura ricettiva. Il mulino per il grano è ancora in uso per la produzione di farina macinata a pietra, mentre il frantoio è stato trasformato in un museo rurale, che ospita una collezione di attrezzi agricoli tradizionali.
- Una caratteristica del territorio della Frazione è rappresentata dalla presenza di numerosi casali con torri colombaie, a volte isolati ed altre con piccoli raggruppamenti di case adiacenti, quali: ad Est del Castello, a circa duecento metri, sorge un piccolo agglomerato di case, su cui ne spicca una con un affresco quattrocentesco, raffigurante la Madonna che allatta il Bambino tra i santi Lorenzo e Caterina d’Alessandria; un’ altra si trova in località Case Mareggio, nei pressi della Chiesa Madonna del Soccorso ed in località Vicinato un antico mulino, ristrutturato a civile abitazione, ne è arricchito da una.