GUIDA Tonezza del Cimone/Forte Campomolon
Forte Campomolon
Il nome del Forte, "Campomolon", deriva dal monte omonimo di 1853 metri su cui poggia. La sua costruzione prese l'avvio nel 1913. Le cupole corazzate furono commissionate all'industria tedesca e di conseguenza, pur se pagate in parte, non vennero mai consegnate per ovvi motivi bellici, dal momento che l'Italia non era in guerra al fianco della Germania (al momento,nel 1914, era ancora neutrale).
Una volta individuato il luogo dove costruire il forte, il primo e più importante problema da risolvere riguardò la costruzione di una infrastruttura che permettesse il trasporto di materiali utili al cantiere. Così nel 1912 si iniziò la costruzione di una strada con partenza dal val Riofreddo (zona comune di Arsiero) verso la cima del Campomolon.
Il piazzale retrostante il forte è stato ottenuto sbancando il materiale di costruzione, metà dentro la roccia e metà allo scoperto.
Il forte si raggiunge da Tonezza, che dista circa 12 km. Si può parcheggiare l'auto al Valico di Cima Valbona per poi proseguire a piedi per la vecchia strada del forte. Dopo circa 20-30 minuti si raggiungono i ruderi del Campomolon.
La galleria tubolare
La galleria tubolare è lunga circa 130 metri; a tutt'oggi non si riesce a capire il significato della costruzione e soprattutto a cosa dovesse servire.
Dal "Diario di un fante" di Luigi Gasparotto: "2 AGOSTO 1915: Un sibilo che poi diventa urlo si avvicina sempre più forte, sempre più rabbioso, crudele, l'aria trema e più si avvicina anche la terra comincia a tremare, si trattiene il respiro, il cuore sospende i i battiti, l'urlo che diventa boato ha il tempo di finire in uno schianto che sprigiona un turbine di pietre, di ferro, e l'aria ne resta a lungo oscurata, E' IL 305, il primo, tutti corrono ai ripari anche dall'accampamento di fanteria posto a ridosso del forte i fanti fuggono a cercar riparo nelle poche caverne. Il piccolo mondo di Campomolon in questo momento è sotto il dominio del mostro invisibile che i nostri osservatori non riescono a individuare. Loro hanno individuato noi ma noi non sappiamo individuare loro. Ci aspettiamo altri colpi oggi per fortuna solo 8 e grazie a Dio nessun morto. Ma confesso che ogni volta che ci bersagliano con il 305 rimanere in vita è un vero miracolo".