GUIDA  Tora e Piccilli

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Foto Tora e Piccilli:
2012, 2009, 2008

Tora e Piccilli è situato nella Campania nella Provincia di Caserta. Il 18 febbraio si festeggia il Patrono, San Simeone.

Confina con i comuni di: Marzano Appio, Conca della Campania e Presenzano.


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Memorie Storiche

Prende il nome da due casali, quelli di Tora e Piccilli. E' situato lungo le pendici dell'estinto vulcano di Roccamonfina, una primordiale zona eruttiva attiva fino al 269 a.C. La fondazione del primo nucleo di costruzioni fortificate si deve ai Sanniti, zona identificata con la città di Rufrae. Nel III secolo a.C. dopo che i romani sconfissero i sanniti nel III secolo a.C., iniziarono la colonizzazione di tutto il territorio campano con la divisione per centuriazione tra i veterani che avevano partecipato alle guerre. Anche la città di Rufrae subì tale sorte. Ritrovamenti nell' area del comune di Tora e Piccilli testimoniano l'esistenza di insediamenti agricoli chiamati "ville rustiche" o "masserie" riferibili agli insediamenti dei romani.

Manifestazioni

Festa di Sant'Antonio il 13 giugno

Festa di San Giovanni Apostolo protettore della frazione Piccilli

Festa di San Simeone protettore della frazione di Tora

Assedio alla Torre Normanna festa medievale il 31 luglio

Tradizionale fiera di Santa Lucia 12 dicembre a cura dell'Associazione "Orme"

Da Vedere

Nella località Foresta nelle immediate vicinanze del Vulcano di Roccamonfina del comune di Tora e Piccilli c'è una zona che viene chiamata "Ciampate del Diavolo" (in dialetto "ciampate" significa 'orme' 'impronte'), dove sono presenti delle impronte umane fossili lasciate sulle roccie laviche. La cultura popolare ha tramandato questo nome a tali orme perché solamente un diavolo può avere dei piedi così grandi e può camminare sulla lava infuocata. Le impronte sono state lasciate dall'Homo heidelbergensis, un ominide che qui viveva circa 350 mila anni fa per cui sono le più antiche mai ritrovate del genere Homo. Apparterrebbero a tre individui che scendendo lungo il fianco della montagna lasciarono le tracce del loro passaggio sulla fanghiglia calda. Inoltre dove il terreno era scosceso si sono appoggiati con le mani lasciando anche tracce di dita. In tutto sono 56 impronte dei piedi, in media circa 10 centimetri per 20 che apparterrebbero ad individui alti un metro e mezzo, ma sapendo che l'Homo heidelbergensis ha un'altezza media di un metro e 75 potrebbero aver lasciato le impronte dei bambini o giovani, oppure qui vivevano esseri più bassi. Per visitare l’area è possibile rivolgersi all’Associazione Culturale “ORME” (Cultura, Ambiente, Turismo). Le visite potranno essere effettuate per il periodo Luglio-Novembre contattando preventivamente l’Associazione al numero 331-3020113 oppure visitando il sito www.associazioneorme.it Le visite si svolgeranno tutti i venerdi-sabato-domenica del mese o infrasettimanali, per i gruppi di almeno 8-10 persone.

Torre medievale: al centro del borgo antico sovrastante tutto l'abitato

Chiesa di San Giovanni Apostolo

Chiesa di San Simeone

Convento di S.Antonio