GUIDA Torino/Cascina Fossata
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Ritratto della Città/Cascina Fossata
- Ubicata nell’area nord orientale della città e delimitata da Via Sospello (a nord), Via Fossata (ad est), Via Breglio (a sud) e Via Giovanni Randaccio (ad ovest),è una cascina a corte chiusa (con due fabbriche isolate poste lungo la corte e una torre colombaria) di fine XVII secolo (la cui denominazione deriva con tutta probabilità dal cognome della signora Margherita Cassandra Fossata , proprietaria della struttura tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700, prima della cessione al Signor Tommaso Lorenzo Bernero ,un borghese nativo di Cavallermaggiore e decurione della Città di Torino) ,di grande rilevanza storica ed architettonica.Durante l’assedio della città da parte delle truppe Francesi (nell’anno 1706) divenne uno dei punti di difesa del territorio,fu fortificata ed individuata come magazzino principale (i muri perimetrali, che ricordano quelli di una casaforte medievale,furono dotati di aperture simili a feritoie e le stanze furono munite di poderosi soffitti). Nell’anno 1758 ,con l’annessione della Cappella dedicata alla "Santa Croce" (probabilmente preesistente) la struttura assunse la tipica conformazione a corte chiusa.Vent’anni più tardi fu venduta a Benedetto Maurizio di Savoia Duca del Chiablese e si presentava costituita dalle seguenti strutture:un’abitazione posta sull’angolo nord-ovest a cui seguivano, sul lato a nord e lungo il perimetro segnato dall’aia,altre due abitazioni,la Cappella,le stalle,la scuderia,le tettoie,il porcile,il pollaio,il forno,un giardino sul lato ovest e uno a nord,orti, prati irrigui con filari di gelsi,olmi,castagni,noci,salici e campi seminati a meliga,frumento ed orzo.Verso la fine del XIX secolo vi fu un ampliamento planimetrico dovuto alla costruzione di una nuova manica di ponente che trasformò la cascina in un blocco chiuso : ne era proprietaria la Regina Maria Cristina , vedova di Re Carlo Felice ed,in seguito, il Principe Tommaso di Savoia , Duca di Genova .Nel primo ventennio del XX secolo fu ceduta al Signor Debenedetti Camillo , titolare della Società Fondi Rustici e Urbani di Milano .La cascina si presenta a pianta rettangolare,suddivisa in due piani fuori terra ed è contraddistinto sul prospetto interno verso la corte,da una galleria al piano terra e da un’altra al piano superiore con sei arcate e soprastanti finestrature ad oculo.Degno di nota è il portale d’ingresso settecentesco caratterizzato da un arco in mattoni che conduce al giardino,anch’esso di impianto settecentesco e cinto da mura.Attualmente in stato di degrado è stata oggetto di diverse ipotesi di recupero finalizzate alle attività ad indirizzo sociale, come residenze temporanee e social housing.