GUIDA Torino/Chiesa San Rocco
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Edifici Religiosi/Chiesa San Rocco
- Sul luogo di ubicazione dell’attuale struttura sorgeva originariamente la Chiesa San Gregorio che conteneva una cappella dedicata alla "Madonna delle Grazie" nella quale,essendo separata dal resto della chiesa da una cancellata,furono ospitati (fin dall’anno 1598,data della loro costituzione) i membri della Confraternita di San Rocco .Rivelatasi,nel tempo,troppo piccola per ospitarli tutti,i confratelli ottennero il permesso di ampliarla (nell’anno 1617) e,su progetto dell'ingegnere Ducale Carlo di Castellamonte ,fu realizzato un altro edificio gemello che unito al preesistente in un'unica struttura,ma separato da un muro in senso longitudinale disponeva di un'unica facciata ma con due portali d'ingresso (uno per i parrocchiani ed uno per i Confratelli).Cinquant’anni più tardi le due piccole chiese furono trasformate in una sola più ampia,su progetto degli architetti Francesco e Carlo Emanuele Lanfranchi ,assumendo quasi del tutto l'aspetto attuale (nell’anno 1717 veniva eretto l'altare della Madonna su disegno di Francesco Crotti e realizzato da Antonio Casanova mentre nell’anno 1721 fu sopraelevato il campanile),tranne la facciata che fu ultimata nell’anno 1780 e rifatta ulteriormente nell’anno 1885(su disegno di Carlo Velasco e caratterizzata da un doppio ordine ed ornata da due nicchie in cui sono riposte le statue di "San Rocco" e di "Sant’Espedito") per il necessario arretramento della stessa a causa dei lavori di allargamento della Via San Francesco d’Assisi ,sulla quale si affaccia.
- E’ un edificio a pianta quadrangolare con angoli smussati con quattro robusti pilastri d’angolo a sostegno di quattro archi a tutto sesto.In ogni angolo,coppie di colonne in marmo poste su un alto basamento sostengono una trabeazione continua che prosegue nel coro,creando un ambiente unitario. L’aula è coperta da una cupola ottagonale affrescata in cui si aprono otto vetrate e venti colonne accoppiate sostengono la trabeazione, l tamburo e il lanternino.La decorazione interna,iniziata nell’anno 1691 ad opera dello stuccatore Pietro Somasso è stata poi ripresa nella prima metà del XIX secolo.
- All’nterno si possono ammirare:due confessionali in legno appoggiati alla parte interna della facciata;nella cappella di destra, la pala d’altare con la "Natività della Vergine" opera di Giovanni Antonio Mari ( del secondo decennio del 1700) , sotto l’altare la statua lignea di "Sant’Aventino" ed in una nicchia la statua in pietra della "Madonna delle Grazie"; nella cappella di sinistra un gruppo ligneo del XVIII secolo di Stefano Maria Clemente ;l’altare maggiore,opera dell’Architetto Bernardo Antonio Vittone (anno 1755) è costituito da marmi policromi di Valdieri , di Susa , di Frabosa e di alabastro di Busca ,che reca sulla cimasa un crocefisso tra quattro statuette dorate (i "Dottori della Chiesa") intervallati da candelabri argentati e dorati;i marmi policromi intarsiati del pavimento del presbiterio (che proseguono nel coro) e gli stalli lignei del coro (sopra i quali in una nicchia è collocata una grande statua in legno di "San Rocco" dello scultore Amedeo Botto dell' Ordine dei Camaldolesi )scolpiti nell’anno 1722 da Francesco Gilardi e Giuseppe Maria Bonzanigo ;la sacrestia conserva un armadio in noce scolpito con putti,fregi e colonnine e nel corridoio antistante è presente un lavabo in marmo (dell’ultimo periodo del 1600), già adibito a fonte battesimale.
Esterno
- Curiosità :
- - Durante il Secondo Conflitto Mondiale,le incursioni aeree (soprattutto quelle del 13 luglio 1943) provocarono danni alle volte ed alle vetrate.