GUIDA  Torre Annunziata/Villa di Lucio Crasso Terzo/I Cosmetici

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In uno degli ambienti della Villa è stata ritrovata un’altra cassa che conteneva, oltre a materiali organici, una sorta di cassettina beauty-case con unguentari di vetro, una stecca cosmetica in osso, tre dadi da gioco ed alcuni oggetti di ornamento. Le donne del I secolo dell'Impero romano, utilizzavano per il proprio aspetto esteriore il fondotinta, ombretti, deodoranti, dentifrici, rossetti, tinture, profumi e maschere di bellezza.

Il fondotinta era ricavato dalla biacca mescolata con il miele e sostanze grasse; gli ombretti si ricavavano da un miscuglio composto da galena, ossidi di ferro rame, ocra, malachite e caolino; i deodoranti per ascelle erano fatti con il fieno greco cotto; i dentifrici si facevano con polvere di pomice e mastice di chio; i rossetti erano ottenuti con il cinabro, gesso rosso, e minio.

I profumi si ottenevano pestando o spremendo i fiori, foglie, legni e radici. L'estratto unito a cera d'api e vegetali, era reso più denso con l'aggiunta di zenzero o mirra. Le tinture con l'henné, cenere di faggio per ottenere il rosso, antimonio nero e grasso animale o cenere d'assenzio per il nero e lle maschere di bellezza si ottenevano con l'oesipum mescolato con il miele.