GUIDA Usseaux/Storia
Storia
Usseaux è uno dei comuni più antichi della val Chisone. Il toponimo già attesterebbe l'origine celtica; uxellos, difatti, individuava un nucleo abitato posto in una posizione sopraelevata, d'altronde cosa comune al fine di garantire la sicurezza dell'abitato rispetto gli attacchi che era possibile effettuare da fondo valle.
Altre evidenze storico-archeologiche hanno confermato l'ipotesi, ascritta a Jacopo Durante, che il comune attuale sia la Ocelo descritta da Cesare nel De bello gallico. Nell'opera, Giulio Cesare ci parla di una roccaforte, l'ultima della provincia Cisalpina. Ocelo, quindi, dopo esser stato antichissimo insediamento celtico era diventata una centro gallico di primaria importanza.
L'urbanizzazione si arresta con la caduta dell'Impero e le incursioni di Ostrogoti e Visigoti. Le attività economiche e il patrimonio demografico hanno una impennata sotto il dominio longobardo quando la val Chisone è parte della Neustria, la regione longobarda che prima di tutte si converte al cristianesimo e persegue una politica di compenetrazione con la tradizione latina e cristiana dell'Italia.
La valle è al centro della Lotaringia, il regno sottoposto ai signori carolingi di Borgogna che si costituisce dopo la frantumazione dell'Impero di Carlo Magno, creatosi con la definitiva vittoria dei Franchi sui Longobardi.
Nell'undicesimo secolo Adelaide di Susa dona il patrimonio ussese all'abbazia di Santa Maria di Pinerolo ma dopo poco tutta la valle entra nel Delfinato. Usseaux è, prima, sotto gli Albon di Vienne, poi, sotto i Tour du Pin. Il Delfinato era uno stato autonomo, anch'esso creatosi dalla frantumazione dei regni borgognoni, di lingua francese e sottospoto all'autorità formale del Sacro Romano Imperatore, prima, e del Regno di Francia, poi.
Nel 1343, Usseaux, insieme al Briançonese, al tutta la val Chisone, alla valle Varaita e al Queirasad riscatta la propria libertà, indennizzando il Delfino Urbano II e si costituisce con gli altri comuni nella autonoma Repubblica degli Escartons. Questi comuni, in pratica, erano riusciti ad approfittarsi di una grossa crisi economica che aveva investito i patrimoni del Delfino ed ottengono l'autonomia, in cambio della quale dovevano pagare al Delfino un tributo annuale. Nel 1349, giacchè Umberto II era rimasto senza eredi, ed Humbert III de la Tour indica come erede dei propri possedimenti Filippo VI, Usseaux incomincia a pagare il tributo al re di Francia.
La Repubblica resiste gloriosamente per diversi secoli e la sua storia si conclude solo con la vittoria dei Savoia sui francesi; nel 1714, col trattato di Utrecht, la val Chisone passa al Piemonte.
Presso il colle dell'Assietta, nel 1747, si combatte una battaglia campale per lo Stato sabaudo: nell'ambito della guerra di successione austriaca, che era scoppiata nel 1740, i piemontesi erano scesi in campo affianco all'Austria, ma avevano subìto diversi rovesci dai francesi e dagli spagnoli che avevano conquistato sia Exilles che Fenestrelle. Grazie al lavoro del generale Giovan Battista Cacherano, i Savoia riescono a fermare presso l'Assietta la cavalcata delle truppe verso Torino.
Nel 1755 si abbatte una disastrosa valanga in località Balboutet. Nel 1774 vengono infeudati i Brunetta di Pinerolo.
Nel 1805 un'altra valanga rovina sulla città.
Durante il ventennio il comune viene accorpato a Fenestrelle: ritrova l'autonomia nel 1948.