GUIDA Valdastico/Lapidi massacro nazifascista
Una colonna di tedeschi e camice nere transitanti per la provinciale in Valdastico verso Trento in ritirata, muniti di normale lasciapassare, vengono attaccate da formazioni partigiane che spararono dai monti di Tonezza (località Costa del Vento) e da ex postazioni della prima guerra mondiale nei monti di Castelletto di Rotzo. Era il 30 aprile del 1945.
Inferociti i nazi-fascisti entrano in paese e iniziano il loro massacro, rastrellando soprattutto uomini, da lunedì 30 aprile se ne vanno il mercoledì 2 maggio. Nella frazione di Pedescala, la più colpita, uccidono 64 persone (56 uomini e 9 donne). La maggior parte degli uomini viene bruciata, vengono distrutte famiglie intere Nelle frazioni di Forni e Settecà a 4 km da Pedescala vengono uccise 18 persone.
Nel 1983 Sandro Pertini consegna la Medaglia d'Argento al Valore Militare (accettata dal Comune di Valdastico) e non quella al Valor Civile. Vennee però rifiutata dalla maggior parte degli abitanti delle frazioni coinvolte, con manifestazioni e discussioni anche abbastanza accese e finalmente una parte di Italia venne a conoscenza di questi fatti che fino a tale data esistevano soltanto nel ricordo di chi li aveva vissuti.
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EX IGNE SPLENDIDOR Questo villaggio la barbarie nazi-fascista profanò arse distrusse il 30-4-1945 --- volontà di superstiti tenacia di dirigenti ridonarono a nuova vita il 25-8-1946 |
Lapidi sul monumento al centro del paese.
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ALLA LORO MEMORIA AD AMMONIMENTO DEI VIVI PER SOLIDARIETA' OPERANTE DI MOLTI |
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FIGLI DILETTI DI TERRA MATERNA E GENEROSA DONARONO ANZITEMPO LA VITA IL LORO SACRIFICIO AFFERMI NEI SECOLI PACE GIUSTIZIA LIBERTA'
Valdastico 30 aprile 1995 |






