GUIDA  Vicchio/Chiesa di San Martino (a Vespignano)

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facciata
interno


Sulla vetta di un piccolo colle troneggia il campanile di San Martino a Vespignano: torre medievale mozza, deturpata da una cella campanaria di recente costruzione zeppa di longarine. Sorta sulle rovine di un turrito castello, la chiesa risale al XIII sec. ma ha subìto radicali modificazioni sin dal 1835-38 e restauri ancor più recenti che hanno cancellato quanto restava delle antiche vestigia. L’interno è semplice, ad una sola navata, con coro rettangolare coperto a volte; l’altar maggiore è di marmo intarsiato e sulla parete di sinistra è murato un tabernacolo in pietra per gli Oli Santi attribuito a Mino da Fiesole.Sulla sinistra dell’aula si trova un pulpito in legno; sulla parete opposta si aprono anche due grandi monofore vetrate. Ai lati del presbiterio, si possono osservare: a destra la Madonna del latte di Paolo Schiavo (XV sec.) e a sinistra un quadro raffigurante il Beato Giovanni Bruni. Al centro del pavimento, davanti all’altar maggiore in marmo decorato, si trova uno stemma del XV sec. pure di marmo. Alla destra della porta d’ingresso vi è un organo settecentesco con intagli dorati, recentemente restaurato. Accanto si trova un fonte battesimale di granito che si dice sia stato ricavato da una antica pietra sacrificale. Dalla parte opposta è raffigurata una Madonna col Bambino in terracotta naturale.

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