GUIDA  Vocca

Da Wiki.
Pagine Utili sul Comune
Scheda su Vocca
Mappa Interattiva
Siti vocchesi
Amministrazione Comunale
Statistiche su Vocca
Inserisci Bollino Wiki
Concorso Fotografico
Concorsofoto.jpg
Foto Vocca:
2012, 2009, 2008

Vocca è situato nel Piemonte in Provincia di Vercelli. Il 22 settembre si festeggia il Patrono, San Maurizio. Tra gli edifici religiosi: Chiesa Parrocchiale di San Maurizio; Chiesa della Madonna (in località Fossati); Oratorio della Madonna della Neve (in località Sassiglioni).

Confina con i comuni di: Scopa, Varallo, Cravagliana, Borgosesia, Balmuccia e Postua.

Indice

Dove Mangiare

  • Ristorante La Marmotta, Località Chiesa, 2

Impianti Sportivi

  • Campo Di Bocce, Località Chiesa

Informazioni Utili

Icona train t.gif Come Arrivare

Memorie Storiche

Nel Dizionario geografico-storico-statistico-commerciale (1854) Goffredo Casalis così descrive il comune:

Vocca (Vocca), com. nel mand. di Varallo, prov. di Valsesia, dioc. e div. di Novara. Dipende dal magistrato d'appello di Casale, intend., tribunale di prima cognizione, ipot., insin. e posta di Varallo. Giace al piano, sulla manca sponda del Sesia, a maestrale di Varallo, da cui è distante 6 chilometri circa. Gli sono aggregate le frazioni di Bettola e Mogliane, Isola e Morella, Fossati e Sassiglioni: esse in parte stanno su poggi, e parte in riva al Sesia. Dal poggio di Sassiglioni si gode della vista di un esteso orizzonte.

Da Vocca alla Bettola, percorrendo la strada provinciale che da Varallo tende ad Aosta, avvi la distanza di 6 ettometri, e di là sino alla Morella, continuando la strada medesima, vi sono altri 3 ettometri; e da questo punto sino all'Isola evvi la distanza di 75 metri, passando sul ponte sospeso in fil di ferro, fatto costrurre sul Sesia dal comune or fa tre anni. Una via comunale conduce ai Fossati, frazione distante da Vocca 9 ettometri, e quindi alle Mogliane, altra frazione discosta non più di 2 ettometri. Una via pur comunale conduce per lo spazio di 8 ettometri alla borgata di Sassiglioni.

Una serie di alti monti forma i nove decimi di questo territorio: quei monti sono in parte inaccessibili, in parte popolati di faggi, di roveri e di castagni: vi si veggono pure pascoli, ove si mantengono nella bella stagione bestie bovine, pecore e capre. Il Sesia vi scorre dal lato di ponente in largo letto, che va ognora più ampliandosi nelle alluvioni: contiene trote, temoli, ghiozzi, scaglioni, altri pesci d'inferior qualità e poche anguille. Un altro torrente, detto Croso delle Mogliane, vi scorre verso tramontana tra le frazioni Mogliane e Fossati: esso alimenta numerose trote. Il poco terreno coltivabile produce in discreta quantità frumento, segale e canapa: solo di questa, ridotta in tela, si fa lo smercio sul mercato di Varallo.

La chiesa parrocchiale, dedicata a s. Maurizio, è un vasto e maestoso edilizio di una sola navata, il quale sorge sur un pianerotto tra la strada provinciale e la sponda sinistra del Sesia. La costruzione di questo tempio ebbe principio nel 1769, e fu condotto a termine nel 1777: il disegno ne è grandioso ed elegante: pii benefattori di Vocca intrapresero quest'opera; ed alla sola famiglia Antonini di Sassiglioni costò l'egregia somma di 80 mila lire circa. Il magnifico presbitero, lastricato di marmo con vago disegno, e ricinto da belle balaustre, si addirebbe ad una basilica. Gli stalli, da cui salmeggiavano le orsoline di Varallo, furono dopo la soppressione del loro monastero trasportati nel coro di questa chiesa. In una delle quattro cappelle vedesi un quadro rappresentante Maria Santissima col bambino, ed i santi Fabiano e Sebastiano; lavoro pregevole, che venne eseguito nel 1833 dal Dedominici, di cui sono altresì i buoni dipinti dello stendardo, che rappresentano s. Maurizio da una parte, e N. D. del Rosario dall'altra. La cupola fu abbellita con diversi ornati dal valente Orgiazzi. Un lavacro per uso de' sacerdoti nella sacrestia, ed un vaso di alabastro per contenervi l'acqua santa sono preziosi oggetti venuti da Genova, dei quali fece dono a questa parrocchiale la famiglia Antonini.

Degno dell'osservazione degl'intelligenti vi è un dipinto, che offre allo sguardo Maria Vergine col divino Infante, il quale tiene in mano un virgulto di bosso, non che i ss. Maurizio e Marco. I piedi della Vergine sono d'un'ammirata finitezza. Quasi nel mezzo di questa tavola si leggono le cifre 1467, che la fanno risalire ad un'età anteriore al celebre Gaudenzio. La chiesa parrocchiale è minacciata di distruzione per causa delle corrosioni del Sesia; inconveniente a cui il comune non può andare al riparo per mancanza di mezzi. Il cimiterio è sufficientemente discosto dalle abitazioni.

Vuol essere ricordato l'ossario, a cagione dei lodati affreschi postivi dal Crot. La cappella grande, vicino alla casa parrocchiale, è ricca di bellissimi affreschi del Borsetti. Oltre la parrocchiale vi esistono le chiese di s. Grato, di s. Gio. Battista, di s. Michele, di s. Bernardo, di N. D. della Neve, ed una sotto il titolo dello Sposalizio di M. V.. in esse tutte si celebrano di tempo in tempo i divini misteri. La chiesetta di N. D. della Neve, che trovasi nella frazione di Sassiglioni, contiene dipinti molto pregevoli. Di fronte alla chiesa parrocchiale fu edificata su bel disegno, nel 1837, la casa comunale, che sinora ha il pregio di essere la più comoda ed elegante della Valsesia. Evvi una congregazione di carità per soccorrere gl'indigenti; ma la sua rendita non è che di lire 120.

Gli abitanti sono di complessione robusta, di buona indole, attivi ed industriosi, e di carattere un po' risentito: non pochi di loro esercitano il mestiere di muratore in Piemonte, in Savoja, in Francia e nella Lombardia. Le donne con alcuni pochi degli uomini attendono all'agricoltura ed alla pastorizia. La popolazione giusta il censimento fatto nel 1848 è di anime 582. Vocca facea parte della parrocchia di Varallo, dalla quale si distaccò nel 1585.

Cenni biografici. Originaria di Vocca è la famiglia del rinomatissimo generale Antonini, il quale tanto si segnalò nella guerra dell'indipendenza d'Italia, e di cui ora da tutti i buoni si lamenta la perdita, tanto più ch'ei distinguevasi pure come deputato al Parlamento Nazionale. Questa famiglia produsse anche: Antonini Leone, che diede luminose prove di raro intelligenza nelle belle arti, e fu padre di Carlo, che datosi allo studio della pittura, riuscì eccellente nel dipingere paesaggi, ornati ed uccelli, a cui sapeva dare tanta naturalezza di forme, posizioni e colori, da sembrare che tal predi una farfalla, tal si trattenga nel nido, e tale scherzi tra i rami. Fregiate sono di siffatti suoi lavori non poche sale di Milano, ove quell'esimio pittore solea dimorare molta parte dell'anno. Egli cessò di vivere nel 1832.