E se non ci fosse google chissà chi non t'avrebbe detto che se non c'era il portiere era gol
I nomi dei team automatici, o almeno la maggior parte, si rifanno ai nomi comunemente noti attribuiti a costellazioni, pianeti e satelliti. Gran parte di questi sono di derivazione greca. Le costellazioni lo sono perché a fissarne i nomi fu il buon Tolomeo che scrisse l'Almagesto, una sorta di atlante del cielo dell'epoca, scritto nei primi secoli dopo Cristo (ora non ricordo bene). Ne individuò 48, quelle dell'emisfero boreale ovviamente (il nostro, a nord, per intenderci). Con l'esplorazione dell'emisfero australe (a sud) ne sono state scoperte altre naturalmente, da lì non si vedono le stesse stelle che noi vediamo da qui, o quasi. Oggi ne vengono riconsciute 88 in tutto
I nomi dei pianeti sono latini, li chiamiamo come li chiamavano i romani. I nomi della gran parte dei satelliti sono greci, chi li scoprì decise di "tener fede alla tradizione". Ganimede (satellite di Giove) e Titano (satellite di Saturno) sono nomi che dirivano dalla mitologia greca. Le stelle invece portano per la maggior parte nomi arabi. Quella da cui prendo il nick ad esempio, Mizar (Miz'ar) significa cintura, ma ce ne sono anche greci (Sirio) e romani (Regolo)
Tutto questo preambolo, che sicuramente avrà annoiato molti (e di questo mi scuso, a volte so essere peggio di google), per spiegarti che non vedo motivo per il quale, nell'assegnazione dei nomi ai team automatici, avrebbero dovuto cercarsi il nome che chissà quale popolo attribuiva a quella che per noi oggi è la costellazione del Toro, piuttosto che al capricorno in India, a meno che non si stia facendo esercizio di freeclimbing su superfici vetrose
E tutto ciò non toglie che l'Uranio sempre un minerale è (o quasi)