18 Novembre 2009 alle 18:20

Io l’ho trovato interessante

di Adriano Di Benedetto (Narni, Umbria. Fuori Concorso. Categoria C)

Narni - Io l'ho trovato interessante


Visite: 1832.


Rete Blog Narni Guida Wiki Narni Descrizioni su Narni Forum Umbria

16 commenti a “Io l’ho trovato interessante”

  1. bernardosardano scrive:

    bella

  2. ire scrive:

    interessante davvero! ma..fai correggere “lo” in “l’ho” ;)

  3. Rick scrive:

    ottimo scatto

  4. Luciano Salvati (Redazione) scrive:

    titolo corretto :)

  5. venticello (Senior) scrive:

    Ma siamo sicuri che sia una fortificazione? Non è un Abbazia?

  6. MARIO1964 scrive:

    E’ l’ Abbazia di San Cassiano
    comune.narni.tr.it/canale.php?&mod=pagina&id=33

  7. venticello (Senior) scrive:

    Quindi?

  8. MARIO1964 scrive:

    Quindi nulla, la Redazione valuterà
    :)

  9. Justinawind scrive:

    Visto la sorte della Sacra di San Michele di Sant’Ambrogio di Torino messa impietosamente f.c. in quanto non è un castello/fortificazione mi aspetterei lo stesso trattamento…
    rete.comuni-italiani.it/foto/2009/geo/001255&cl=fuori

  10. yuna57 (Senior) scrive:

    Dovrebbe andare fuori concorso..

  11. Justinawind scrive:

    E’ la Top Foto di Narni dei Nikonisti, per cui verrà controllata. :)

  12. Adriano Di Benedetto scrive:

    San Cassiano

    Abbazia di San Cassiano
    In splendida posizione sul Monte Santa Croce, si affaccia a controllo del Nera l’abbazia fortificata di S. Cassiano.
    L’Abbazia benedettina di S. Cassiano risale al X secolo, al tempo del Papa narnese Giovanni XIII (965-972) e di S. Orso, abate. L’abbazia sorse su un monastero fortificato risalente alle guerre gotiche (VI secolo); probabilmente esso fu voluto da un generale bizantino, Belisario, in analogia a quello dedicato a S. Giovenale, fatto costruire a Orte al tempo del Papa Virgilio (538-555).
    I due monasteri fortificati dovevano vigilare sulla gola del Nera, che era l’ultima difesa del corridoio bizantino che assicurava la continuità territoriale fra Roma e Ravenna.
    L’impianto originale fu manomesso nel trecento per dar luogo ad una costruzione articolata internamente in tre navate segnate da eleganti pilastrini con capitelli romanici. L’interno della chiesa provoca la sensazione di trovarsi in uno spazio dove l’orologio del tempo ha smesso di camminare. Altra interessante particolarità che vi si ritrova è la presenza dell’arco a ferro di cavallo, elemento caratteristico dell’architettura orientale. Il complesso di casette e di fabbricati a servizio un tempo della comunità di monaci è sovrastato da un elegante campanile a cuspide.

    Il fabbricato della chiesa, benché modificato nel XIV secolo, resta legato ai modelli bizantini (capitelli, pulvini, resti delle decorazioni).

    Intorno al 1400 divenne abbazia commendataria e fu titolo conteso tra il vescovo di Narni ed altri prelati e cardinali. Si sa che l’ultimo abate commendatario fu il Card. Ferretti, già segretario di stato di Pio IX.
    Dopo un periodo di abbandono da parte dei proprietari che l’acquisirono intorno alla metà del secolo scorso, la chiesa e tutto il fabbricato erano ridotti ad un cumulo di macerie.
    Dopo lunghe e macchinose pratiche lo stabile nel 1960 fu espropriato dal Ministero della P.I. e finalmente nel 1963 cominciarono i primi lavori che, nel 1971, portarono a termine il restauro delle mura perimetrali, del campanile e della chiesa, restituendo quasi completamente a quest’ultima le sue linee originarie. Infatti, mentre si consolidavano i muri perimetrali, si è scoperto che la chiesa, inizialmente, era a croce greca (a bracci uguali), struttura tipica dell’architettura bizantina ed orientale, con al centro le quattro arcate più ampie con tre absidi, delle quali rimangono solo due perché la terza, quella di sinistra, in parte è occupata dal campanile.
    La pianta a croce greca è una particolarità davvero eccezionale visto che per trovare tipologie simili nella zona bisogna guardare al S. Ciriaco d’Ancona o alla Santa Maria di Portonovo.

    La facciata è stata ricostruita molto fedelmente, ha un bel portale con pilastri e archi concentrici, non ha più l’affresco della lunetta. In alto è stata ricostruita la trifora scomparsa probabilmente nel 1600 e tre aperture ovali.
    L’interno, come detto sopra, è a croce greca, le cui braccia si aprono con arcate ad ampio respiro a tutto sesto e poggiano su colonne marmoree ornate di basi e capitelli elegantissimi.

    Il recinto di mura merlate, il campanile con la cuspide a forma di piramide quadrangolare e la bella facciata della chiesa incorniciata da tutto il complesso con il bosco che fa da sfondo, formano un quadro che di certo attirerà la vostra attenzione.

    L’Abbazia benedettina di S. Cassiano, rimasta disabitata per tempo, è stata riaperta da un monaco benedettino con due comunità monastiche, una maschile ed una femminile.

  13. Justinawind scrive:

    Ti ringrazio, ma già sapevamo che fosse un’abbazia. :)

  14. Adriano Di Benedetto scrive:

    L’Abbazia benedettina di S. Cassiano risale al X secolo, al tempo del Papa narnese Giovanni XIII (965-972) e di S. Orso, abate. L’abbazia sorse su un monastero fortificato risalente alle guerre gotiche (VI secolo); probabilmente esso fu voluto da un generale bizantino, Belisario, in analogia a quello dedicato a S. Giovenale, fatto costruire a Orte al tempo del Papa Virgilio (538-555).
    I due monasteri fortificati dovevano vigilare sulla gola del Nera, che era l’ultima difesa del corridoio bizantino che assicurava la continuità territoriale fra Roma e Ravenna.
    In origine era un forte slo dopo divenne una Abbazia perciò per me è una fortezza, ho parlato con il sindaco di Narni il quale mi ha fato parlare con un esperto il quale mi ha comfermato che in origine era un forte questo è quanto.

  15. Michele Stefanile scrive:

    Mah, secondo me il fatto che in origine fosse un forte non significa molto di per sé. Se una fortificazione viene completamente riconvertita, perdendo le caratteristiche difensive e trasformandosi in tutta un’altra cosa, l’aderenza al tema si perde: ricordo un caso opposto, ma istruttivo, l’anno scorso, quando un concorrente voleva mettere Castel dell’Ovo di Napoli come edificio religioso perchè aveva letto dei culti praticati in origine sull’isolotto di Megaride (su cui si impianta la fortificazione)…
    Semmai, mi sembra che l’abbazia in questione possa rientrare nel concorso per le vistose caratteristiche difensive dell’architettura: le spesse mura con contrafforti possenti, i massicci merli che proteggono il complesso abbaziale da tutti i lati e al contempo consentono all’edificio di dominare la valle rendono secondo me l’abbazia aderente di fatto al tema delle fortificazioni (non dei castelli, ma delle fortificazioni). Sarà naturalmente la Redazione a decidere, ma è bene ammettere anche che, per la stessa ragione, personalmente ritengo regolare anche la Sacra di San Michele, altro esempio di complesso religioso fortificato, posto a dominio di una valle e protetto da possenti mura ben munite. Ora non ricordo se c’è stata una discussione precisa in merito alla Sacra (spero di non scoprire di essere stato uno di quelli che la volevano fuori :) ), ma forse il discorso di queste abbazie fortificate, presenti in vari esemplari sul territorio italiano, andrebbe riaperto.

  16. Vincenzo Costantino (Redazione) scrive:

    Purtroppo la foto non è in tema,
    spiacenti ma spostiamo in fuori concorso.

Scrivi un commento

Per inviare un commento devi fare il login.