ecco Porta Napoli che si trova a Brindisi e non a Napoli

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Camminando verso via Dè Carpentieri si arriva alla prima porta d’accesso alla città : porta Napoli denominata Mesagne , il più antico accesso a Brindisi in epoca Romana.
Assieme all’attiguo Bastione Carlo V , al Bastione S. Giorgio, al Bastione S. Giacomo al Bastione dell’Inferno, al Bastione Arruinado e Porta Lecce, costituisce l’insieme più qualificante di fortificazione urbana impostata da Federico II intorno al 1220 e completata da Carlo V nel 1530.
Porta Mesagne rappresenta uno dei più antichi accessi a Brindisi, essa è stata costruita sfruttando le strutture fondali dell’antemurale eretto da Marco Antonio. La piccola apertura pedonale adiacente la Porta, fu realizzata negli anni ‘30 durante i lavori di restauro resi necessari a seguito di un crollo dovuto ad un terremoto del 1925.
Il bastione carlo V, adiacente a Porta Mesagne, presenta un corpo ad impianto triangolare realizzato dall’ingegnere militare G. Battista Loffredo. Le cannoniere, in esso, sono orientate parallelamente alla cinta muraria.
Tale orientamento si rendeva necessario per garantire una difesa radente della porta d’accesso alla città.
Le cannoniere precedentemente poste sul bastione, furono chiuse dalla stesso Loffredo, in quanto l’esposizione a ponente rendeva difficile la difesa della durante le ore pomeridiane, in quanto la posizione frontale del sole al tramonto accecava le truppe.
Gli stemmi, posti sullo spigolo ad W del Bastione sono di Carlo V e di Don Pedro de Toledo, mentre quelli in basso sono di Giovan Battista Loffredo. Adiacenti a Porta Napoli vi sono le vasche limarie che sono, in campo dell’Archeologia di epoca romana, un magnifico esempio di ingegneria idraulica (erano vasche di decantazione e sedimentazione dell’acqua proveniente dai pozzi all’esterno della città che, giunta all’interno delle stesse, subiva una centrifugazione naturale dovuta alla potenza della pressione, prima di immergersi nella condotta urbana che alimentava le fontane cittadine).