Centro Italia

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Lo stadio di centro d’Italia è dedicato dal 2005 a un grande sportivo - Manlio Scopigno.

Anche se nasce a Udine nel 1925, presto si trasferisce a Rieti alla quale resta legato per tutta la vita - anche per via della moglie Angela - reatina, nonostante i suoi vari trasferimenti calcistici.
Manlio comincia a giocare in Vaccarezza Rieti che milita in serie B. Dopo un paio di stagioni, il suo nome finisce sul taccuino di squadre più importanti come la Salernitana.
In Campania disputa tre brillanti stagioni, così buone da essere notato dall’occhio esperto dell’ex campione del mondo Monzeglio, che lo fa acquistare dal Napoli. Sembra la svolta della sua carriera. La sfortuna, però, è in agguato: un terribile incidente pone fine alla sua avventura di giocatore.

L’apice della carriera raggiunge come l’allenatore di Cagliari con lo storico scudetto del 1970. Parliamo del Cagliari di Gigi Riva, di Cera, di Greatti, di Albertosi, Niccolai, Nenè e Domenghini, una delle squadre più belle che la storia del nostro calcio possa ricordare.
Dopo i trionfi di Cagliari verranno anni bui: la Roma, il ritorno a Vicenza e la malattia. Manlio ci lascia troppo presto il 25 settembre del 1993.

Il calcio si dimentica in un modo ignobile di lui. Dedicargli uno stadio, come ha fatto il Comune di Rieti, è uno dei modi migliori per ricordare questo grande personaggio. Scopigno è stato un anticonformista, un uomo che col suo fare distaccato, con la sua ironia e intelligenza, ha nobilitato il calcio, allentando certe tensioni che, purtroppo, alimentano lo sport più amato dagli italiani.

Attualmente lo stadio ospita le partite interne del Rieti ed il Torneo Internazionale di calcio giovanile “Città di Rieti” memorial Manlio e Loris Scopigno, manifestazione tra le più importanti nel panorama calcistico giovanile italiano, europeo e mondiale.