| Contest | Foto | Partecipanti | Candidatura | Data Fine | Stato |
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| Foto Migliori del 2010 | 1.514 | 147 | 1 Febbraio 2011 | 15 Febbraio 2011 | 51.37 (549°) |
| Attraverso una cornice | 429 | 106 | 8 Settembre 2010 | 19 Settembre 2010 | 42.96 (96°) |
Dolcedo (Dusséu in ligure) è un comune italiano di 1.461 abitanti della provincia di Imperia. Dolcedo è situata nella “Valle del Prino”, nei pressi della confluenza del “Rio dei Boschi” con il torrente “Prino”. Il territorio comunale ha fatto parte della Comunità Montana dell’Olivo dal 1º gennaio 2009.
Dolcedo trae origine da un insieme di comunità facenti parte del terziere di San Tommaso della comunità di Porto Maurizio. Grazie alla sua collocazione strategica, sorse un castello, che nel 1028 era in possesso del marchese Oldorico Manfredi. Fu quindi di Arduino d’Ivrea e poi della contessa Adelaide di Susa. Agli inizi del XII secolo passò al marchese Bonifacio di Savona e al figlio di questi, il marchese Ugone di Clavesana.
La coltivazione dell’ulivo si diffuse per opera dei monaci benedettini di Lerino, favorendo lo spostamento degli abitati più a valle. La costruzione di frantoi impose insediamenti lungo le acque dei torrenti dove potessero essere impiantati mulini ad acqua.
Nel 1238 quando Porto Maurizio si ribellò a Genova, Dolcedo si proclamò comune autonomo, ma la rivolta fu repressa dai Genovesi. Il castello fu distrutto nel 1342.
Molte famiglie genovesi acquistarono terreni nella zona, e in particolare i Doria.
Nel 1613 Genova concesse al terziere di San Tommaso, ovvero a Dolcedo, l’autonomia amministrativa. II comune divenne progressivamente il centro economico della Val Prino. Durante l’occupazione napoleonica Dolcedo ottenne nel 1810 il titolo di città.
Tra i monumenti rilevante e la chiesa Parrocchiale di San Tommaso nell’omonima Piazza e che è inquadrata nella foto col suo campanile ed il ponte medioevale che attraversa il Prino.
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