| Contest | Foto | Partecipanti | Candidatura | Data Fine | Stato |
|---|---|---|---|---|---|
| Duomi d'Italia | 428 | 115 | 25 Settembre 2010 | 10 Ottobre 2010 | Esclusa |
Il Duomo di Ravello è stato fondato nel 1086- 1087 sul modello dell’Abbazia di Montecassino: a questo periodo risalgono gli architravi delle tre porte nella facciata.
Notevole è il portale centrale, a formelle bronzee, opera di Barisano da Trani datata 1179, donate da Sergio Muscettola, marito di Sigilgaida Pironti. Nella formella centrale della terza fila del battente sinistro si legge:
“ANNO MILLESIMO CENTESIMO SEPTUAGESIMO NONO INCARNACIO IES XPO DNO NRO MEMENTO DNE FAMULO TUO SERGIO MUSETULE ET UXORI SUE SICLIGAUDE ET FILIIS SUIS MAURO ET IOHES ET FILIA SUA ANNA QOT ISTA PORTA FACERE AGIT AD HONOREM DEI ET SANCTE MARIE VIRGINIA”
(Ricorda, o Signore, il tuo servo Sergio Muscettola e sua moglie Sigilgaida e i suoi figli Mauro e Giovanni, e sua figlia Anna, poiché egli fece fare questa porta nell’anno 1179 dell’Incarnazione di nostro Signore Gesù Cristo, per l’onore di Dio e della Santa Maria Vergine).
Il campanile a due piani, con bifore e archi intrecciati, risale al XIII secolo.
Nel XVIII secolo fu demolito il portico antistante la facciata (ne rimangono quattro colonne). Nello stesso secolo, l’interno era stato ridecorato con stucchi barocchi, oggi rimossi (sono stati conservati solo nel transetto).
All’interno due splendidi amboni a intarsi marmorei lo arricchiscono fronteggiandosi: a destra l’ambone del Vangelo, opera di Nicolò di Bartolomeo da Foggia (1272), e a sinistra un altro di derivazione bizantina, con la raffigurazione dell’episodio biblico del profeta Giona e del mostro marino, donato dal secondo vescovo di Ravello.
Nella cappella seicentesca a sinistra del presbiterio è custodita l’ampolla del sangue di San Pantaleone, reliquia presente in Ravello già nel 1112 e che, ogni anno, presenta il fenomeno della liquefazione.
Dalla navata sinistra è l’accesso ad un vasto ambiente absidato tardo medievale, adibito a pinacoteca.
Parimenti interessante è il museo alloggiato nella cripta del Duomo: vi sono raccolti alcuni degli elementi che ne componevano il ciborio originale (1279), opera di Matteo da Narnia e dono di Matteo Rufolo, e rimosso nel XVIII secolo. Da notare il cosiddetto busto di Sigilgaita Rufolo, opera di Nicolò di Bartolomeo da Foggia.
fonte Wikipedia
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2 commenti a “Duomo di Ravello”
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