Nascosta sotto la chiesa dei SS. Vitale e Agricola (l’altra)

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Così importanti da “avere” due chiese? Sì perché, mentre San Petronio è “soltanto” il primo vescovo, i santi Vitale e Agricola sono i primi martiri di Bologna. Ora capite perché Petronio, Vitale, Agricola sono nomi così diffusi a Bologna (come Gennaro a Napoli e Lorenzo a Genova). Chi di voi, fra i suoi conoscenti bolognesi, non ha almeno un Agricola o un Petronio?
La chiesa di cui vedete la cripta si trova in via San Vitale 50, appena oltrepassato il torresotto delle cosiddette “mura del Mille” (in realtà della fine del XII secolo: si sa che i bolognesi millantano sempre un po’). Più precisamente, questa chiesa è detta dei Santi Vitale e Agricola in Arena, perché eretta, si crede, sopra l’arena (destinata ai giochi gladiatori e alle esecuzioni capitali) dove furono martirizzati i due santi. La primitiva chiesa romanica, rimaneggiata nel XV sec., fu ristrutturata ampiamente fra 1832 e 1852.
La cripta dei protomartiri risale all’XI secolo. Ai primi dell’Ottocento Giovanni Battista Martinetti (un ingegnere al quale si deve la progettazione della strada Porrettana) e la moglie Cornelia, nobildonna animatrice di un importante salotto letterario,

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la trasformarono in grotta per il loro adiacente giardino all’inglese, che fu poi smantellato dalle lottizzazioni novecentesche. Non tutte le lottizzazioni vengono per nuocere: la cripta fu infatti recuperata e restaurata. Oggi è uno dei più importanti e più nascosti monumenti di Bologna. Come in molte costruzioni romaniche, molte colonne sono di riporto.

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