..da qui partiva Italo Balbo…

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(strada statale 440) Durante il regime fascista qui fu impiantata una Base Aeronavale con un idroscalo. Per propagandare la superiorità tecnica italiana furono organizzate, dal 1928 al 1933, crociere di aerei in formazione. La prima fu organizzata nel mar Mediterraneo (Orbetello - Los Alcazares); la seconda si spinse fino a Odessa in Russia. Ma l’eco maggiore la ebbero le due Crociere Atlantiche comandate da Italo Balbo, che giunsero rispettivamente a Rio de Janeiro, in Brasile, nel 1930 e a Chicago nel 1933, proprio in occasione dell’Esposizione Universale. Quest’ultima crociera, organizzata in occasione del decennale di fondazione dell’Arma Aeronautica, suscitò incredibili entusiasmi popolari. Una formazione di ventiquattro idrovolanti SIAI Marchetti SMx-55 raggiunse gli Stati Uniti, suscitando grande eco internazionale e ricevendo grandi trionfi sia in America che al rientro in Italia, che avvenne ad Ostia. Balbo, gerarca del Regime, Ministro dell’Aviazione e appassionato pilota, divenne una figura leggendaria. A Broadway fu accolto da trionfatore, si intitolarono strade a suo nome, i nativi Sioux lo nominarono “Capo Aquila Volante”; ancora oggi un volo in squadriglia viene definito “Balbo”.
Purtroppo gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale coinvolsero l’idroscalo, che fu fatto saltare in aria nel 1944 dai tedeschi. Con la distruzione sono andati perduti anche gli hangar progettati dal grande architetto Pier Luigi Nervi. Oggi della base, dalla quale partirono queste leggendarie imprese, resta solo qualche rudere, alcuni edifici minori e il Sacrario degli Atlantici (così furono definiti i partecipanti all’impresa del 1933), posto in quello che oggi è il Parco delle Crociere.
(fonte dal sito “foto toscana”