GUIDA Giaveno
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+ | [[Immagine:Giaveno - Torre cinta muraria.jpg|thumb|right|Torre della vecchia cinta muraria]] | ||
+ | Ridente cittadina a circa 500 metri s.l.m., ha presumibili origini nell''''epoca romana''' (I secolo d.C.). Ad avvalorare questa tesi è il ritrovamento di materiali di necropoli presso il '''Santuario della Madonna del Bussone''' (borgata Villa) ed un tratto di lastricato presso il ponte del torrente Tortorello. Nel 1103 il conte di Savoia, '''Umberto II''', dona il territorio di Giaveno all'Abbazia di San Michele della Chiusa e nel 1195 passa al vescovo di Torino. | ||
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+ | Giaveno ritorna agli abati di San Michele con una donazione del conte di Savoia Tommaso I. Nel 1347, fu '''fortificata''' la piazza con una robusta cinta muraria, intervallata da cinque torri circolari e fu edificato un castello (il perimetro della "''Cittadella Abbaziale''" è ancora oggi ben visibile). L'anno '''1630''' si rivela particolarmente critico per il paese, poiché nel corso della seconda '''guerra monferrina''' (episodio da inquadrare nel conflitto dei 30 anni) Giaveno viene occupata dalle truppe francesi capeggiate dal Duca di Montmorency. | ||
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+ | Il Maresciallo di Francia '''Nicolas Catinat''' invade il Piemonte, mettendolo a ferro e fuoco e, dopo la battaglia della '''Marsaglia''' (1693) vinta dai francesi, Giaveno subisce il saccheggio e l'incendio. Importanti pagine di storia furono scritte nel periodo della Resistenza (1943-1945) che vide i partigiani e l'intera popolazione sollevarsi contro l'oppressione nazifascista. Per tali episodi, alla cittadina di Giaveno è stata conferita la medaglia d'argento al Valore Militare dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro (1997). | ||
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:sita di fronte la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, sul lato opposto della piazza. Iniziata nel '''1736''', in sostituzione della antica torre campanaria, venne portata a termine nel 1748 e nel 1887 la parte terminale, abbattuta da un fulmine, venne sostituita con quella attuale. | :sita di fronte la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, sul lato opposto della piazza. Iniziata nel '''1736''', in sostituzione della antica torre campanaria, venne portata a termine nel 1748 e nel 1887 la parte terminale, abbattuta da un fulmine, venne sostituita con quella attuale. | ||
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*Piatti a base di '''funghi porcini''', risotto ai gallinacci, polenta con i funghi, cappelli di porcino impanati e funghi trifolati. Cipolle ripiene, salate e dolci cotte al forno, la torta di riso, la minestra di castagne, le "anciove al vert" (le acciughe al verde), il "bagnet vert" (salsa verde), la bagna càuda. | *Piatti a base di '''funghi porcini''', risotto ai gallinacci, polenta con i funghi, cappelli di porcino impanati e funghi trifolati. Cipolle ripiene, salate e dolci cotte al forno, la torta di riso, la minestra di castagne, le "anciove al vert" (le acciughe al verde), il "bagnet vert" (salsa verde), la bagna càuda. | ||
*Per i '''dolci''': le paste di meliga, biscotti friabili a base di farina di mais, burro e zucchero, le focacce e i "Giavenesi al Rum". | *Per i '''dolci''': le paste di meliga, biscotti friabili a base di farina di mais, burro e zucchero, le focacce e i "Giavenesi al Rum". | ||
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*Saint-Jean-de-Maurienne: dislocata in Europa, Francia, dipartimento della Savoia, regione del Rodano-Alpi. | *Saint-Jean-de-Maurienne: dislocata in Europa, Francia, dipartimento della Savoia, regione del Rodano-Alpi. | ||
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+ | #un giorno, un giovane, si recò dalla strega Clerionessa (esperta in filtri d'amore e vissuta a Giaveno nei primissimi anni del '300) per farsi dare un filtro d'amore, con il quale intendeva conquistare una ragazza. La ragazza bevve il filtro preparato dalla strega, ma morì. Clerionessa fu processata e condannata ad essere murata viva nella torre (oggi detta "torre delle streghe") in cui era sempre vissuta. Trascorsero alcuni anni e finalmente un giorno fu aperta la stanza, dove doveva trovarsi il cadavere della Maga ma la stanza era vuota, la strega era diventata un fantasma ed ogni notte spaventava la gente con lamenti ed ululati. | ||
+ | #di una strega che aveva fatto morire con la sua pozione un viaggiatore che gli aveva chiesto di farlo ringiovanire. Naturalmente la strega è stata subito accusata ed imprigionata in una torre con sotto un arco. Per non farsi bruciare sul falò, la strega scappò per mezzo di un incantesimo fatto di erbe e di formule magiche da lei conosciute. Il giorno dopo, quando la guardia è andata a vedere come stava la prigioniera, non vide nessuno: c’era soltanto dell’erba bruciata e non si sa in quale modo. Dalla sera successiva, dentro la torre, si sentirono dei lamenti e dei pianti paurosi senza che però ci fosse nessuno dentro. | ||
− | == | + | ==Curiosità== |
− | *[[ | + | *Nel '''1882''' viene inaugurata la linea tranviaria a vapore che univa Giaveno a [[Torino]] passando per [[Orbassano]], quale testimonianza della vivacità e dell'importanza economica della cittadina nell'Ottocento . Tra il 1928 ed il 1935 fu ricostruita con caratteristiche innovative e rimase in esercizio sino alla fine dell'anno 1958. |
+ | *Nel '''1889''' sui monti di Giaveno, a Pra Fieul (in frazione Maddalena), trova l'avvio lo sci italiano grazie all'ingegnere svizzero Adolf Kind che con un paio di "assi" in legno di frassino (cosiddetti sci norvegesi) cominciò a dare le prime lezioni. | ||
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Versione delle 13:32, 19 dic 2011
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Giaveno è situato in Piemonte in Provincia di Torino. Tra gli edifici religiosi: Parrocchiale di San Lorenzo; Chiesa di San Rocco; Chiesa del Gesù o dei Batù o Flagellati.
Il Santo Patrono, Lorenzo, uno dei sette diaconi di Roma, fu martirizzato il 10 agosto del 258 durante la persecuzione voluta dall'imperatore romano Valeriano.
Confina con i comuni di: Trana, Valgioie, Cumiana, Coazze, Pinasca, Perosa Argentina e Avigliana.
E' a circa trentadue chilometri da Torino.
Indice |
Ritratto della Città
Ridente cittadina a circa 500 metri s.l.m., ha presumibili origini nell'epoca romana (I secolo d.C.). Ad avvalorare questa tesi è il ritrovamento di materiali di necropoli presso il Santuario della Madonna del Bussone (borgata Villa) ed un tratto di lastricato presso il ponte del torrente Tortorello. Nel 1103 il conte di Savoia, Umberto II, dona il territorio di Giaveno all'Abbazia di San Michele della Chiusa e nel 1195 passa al vescovo di Torino.
Giaveno ritorna agli abati di San Michele con una donazione del conte di Savoia Tommaso I. Nel 1347, fu fortificata la piazza con una robusta cinta muraria, intervallata da cinque torri circolari e fu edificato un castello (il perimetro della "Cittadella Abbaziale" è ancora oggi ben visibile). L'anno 1630 si rivela particolarmente critico per il paese, poiché nel corso della seconda guerra monferrina (episodio da inquadrare nel conflitto dei 30 anni) Giaveno viene occupata dalle truppe francesi capeggiate dal Duca di Montmorency.
Il Maresciallo di Francia Nicolas Catinat invade il Piemonte, mettendolo a ferro e fuoco e, dopo la battaglia della Marsaglia (1693) vinta dai francesi, Giaveno subisce il saccheggio e l'incendio. Importanti pagine di storia furono scritte nel periodo della Resistenza (1943-1945) che vide i partigiani e l'intera popolazione sollevarsi contro l'oppressione nazifascista. Per tali episodi, alla cittadina di Giaveno è stata conferita la medaglia d'argento al Valore Militare dal Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro (1997).
Frazioni
- Alpe Colombino
- Buffa
- Chiarmetta
- Colpastore
- Dalmassi
- Maddalena
- Mollar dei Franchi
- Pontepietra
- Provonda
- Ruata Sangone
- Sala
- Selvaggio
- Villa
Da Vedere
- Casa forte
- situata in Borgata Villa è stata realizzata (con portico) nel 1290 per controllare la strada che conduceva dal villaggio a Cumiana, tramite la Colletta omonima. E' denominata "Arco delle Streghe" a causa di urla e lamenti che, secondo un'antica leggenda, i valligiani avrebbero sentito provenire dalla torre nelle notti buie.
- Castello degli Albezi (XIII secolo)
- sito accanto alla chiesa della Sala (nell'omonima Borgata ed attualmente di proprietà privata) è un bel esempio di costruzione medioevale e fu la residenza della famiglia degli Albezi che esercitò per lungo tempo la funzione di castellani del borgo, su nomina dell'abate della Sacra di San Michele.
- Fontana del Mascherone
- opera grottesca del 1622 di Giacomo Fontana, sita nella piazza antistante il Municipio e scolpita in blocco di travertino di Chianocco in Val di Susa.
- Palazzo Marchini
- sede del Municipio di Giaveno, venne eretto nel XV secolo dai Molines, nobile famiglia spagnola insediatasi a Giaveno. La villa è ornata da un bel portico che si affaccia su un parco ricco di piante esotiche e secolari.
- Torre degli orologi
- sita di fronte la chiesa parrocchiale di San Lorenzo, sul lato opposto della piazza. Iniziata nel 1736, in sostituzione della antica torre campanaria, venne portata a termine nel 1748 e nel 1887 la parte terminale, abbattuta da un fulmine, venne sostituita con quella attuale.
Pasticcerie e Gelaterie
Vedi: Pasticcerie e Gelaterie
Specialità Enogastronomiche e Dolciarie
- Polenta
- accompagnata da burro e formaggio locale quali : il "Cevrin", il "Bross", il "Seirass", la "Toma del lait brusc", la Toma ed i Tomini.
- Piatti a base di funghi porcini, risotto ai gallinacci, polenta con i funghi, cappelli di porcino impanati e funghi trifolati. Cipolle ripiene, salate e dolci cotte al forno, la torta di riso, la minestra di castagne, le "anciove al vert" (le acciughe al verde), il "bagnet vert" (salsa verde), la bagna càuda.
- Per i dolci: le paste di meliga, biscotti friabili a base di farina di mais, burro e zucchero, le focacce e i "Giavenesi al Rum".
Numeri Utili
Vedi: Numeri Utili
Biblioteche
- Biblioteca Civica, Via XX Settembre, 46
Complessi Bandistici e Corali
Vedi: Complessi Bandistici e Corali
Personalità Illustri
Vedi: Personalità Illustri
Gemellaggi
- Brinkmann: dislocata in Sud America, Argentina, Cordoba, San Justo.
- Chevreuse: dislocata in Europa, Francia, dipartimento degli Yvelines, regione dell'Île-de-France.
- Novska: dislocata in Europa, Croazia.
- Saint-Jean-de-Maurienne: dislocata in Europa, Francia, dipartimento della Savoia, regione del Rodano-Alpi.
Miti e leggende
- Torre, con l' arco delle streghe
- si racconta che:
- un giorno, un giovane, si recò dalla strega Clerionessa (esperta in filtri d'amore e vissuta a Giaveno nei primissimi anni del '300) per farsi dare un filtro d'amore, con il quale intendeva conquistare una ragazza. La ragazza bevve il filtro preparato dalla strega, ma morì. Clerionessa fu processata e condannata ad essere murata viva nella torre (oggi detta "torre delle streghe") in cui era sempre vissuta. Trascorsero alcuni anni e finalmente un giorno fu aperta la stanza, dove doveva trovarsi il cadavere della Maga ma la stanza era vuota, la strega era diventata un fantasma ed ogni notte spaventava la gente con lamenti ed ululati.
- di una strega che aveva fatto morire con la sua pozione un viaggiatore che gli aveva chiesto di farlo ringiovanire. Naturalmente la strega è stata subito accusata ed imprigionata in una torre con sotto un arco. Per non farsi bruciare sul falò, la strega scappò per mezzo di un incantesimo fatto di erbe e di formule magiche da lei conosciute. Il giorno dopo, quando la guardia è andata a vedere come stava la prigioniera, non vide nessuno: c’era soltanto dell’erba bruciata e non si sa in quale modo. Dalla sera successiva, dentro la torre, si sentirono dei lamenti e dei pianti paurosi senza che però ci fosse nessuno dentro.
Curiosità
- Nel 1882 viene inaugurata la linea tranviaria a vapore che univa Giaveno a Torino passando per Orbassano, quale testimonianza della vivacità e dell'importanza economica della cittadina nell'Ottocento . Tra il 1928 ed il 1935 fu ricostruita con caratteristiche innovative e rimase in esercizio sino alla fine dell'anno 1958.
- Nel 1889 sui monti di Giaveno, a Pra Fieul (in frazione Maddalena), trova l'avvio lo sci italiano grazie all'ingegnere svizzero Adolf Kind che con un paio di "assi" in legno di frassino (cosiddetti sci norvegesi) cominciò a dare le prime lezioni.
Informazioni Utili
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Galleria Foto
Vedi: Lista Foto Giaveno