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La Regione Piemonte è un Ente Territoriale a Statuto Ordinario che ha come Capoluogo la Città Metropolitana di Torino. Confina con: Emilia-Romagna, Liguria, Lombardia e Valle d'Aosta.

La Regione è suddivisa in otto Aree vaste (ex Province) : Torino, Vercelli, Novara, Cuneo, Asti, Alessandria, Biella e Verbano-Cusio-Ossola.

I dieci principali comuni, per numero di abitanti, sono: Torino, Novara, Alessandria, Asti, Moncalieri, Cuneo, Rivoli, Nichelino, Settimo Torinese e Collegno. Il comune più piccolo è Moncenisio. Qui la lista completa comuni del Piemonte.


Torino - Sede della Regione Piemonte

Indice

Stemma Araldico

  • Di forma quadrata,ha una croce d'argento in campo rosso spezzata da un listello azzurro a tre rami discendenti e deriva dall’antico Stemma (del 1424) di Amedeo VIII , primo Duca di Savoia .
Stemma Araldico

Gonfalone

  • È costituito da tre fasce verticali (colore rosso,blu ed arancio) con sovrimpresso lo Stemma Araldico.I colori blu e rosso rappresentano la Francia;l'arancione ricorda l'arancia che era (presso la Repubblica Francese)simbolo di libertà e derivano dalla Bandiera della Repubblica di Alba (nel 1796).Il 23 settembre 2016 è stato insignito dal Presidente della Repubblica (Sergio Mattarella) della Medaglia d'oro al Merito civile per la Resistenza ,con la seguente motivazione:
“Le comunità dell'attuale Regione Piemonte, nella loro profonda fede in un'Italia libera e democratica, sconvolte dalle feroci rappresaglie :dell'oppressione nazi-fascista, con indomito spirito patriottico contribuirono, offrendo numerosi esempi di generoso spirito di solidarietà umana, alle :vicende che, in particolare dopo l'8 settembre 1943, portarono alla liberazione e alla ricostruzione di quel territorio. Fulgido esempio di lotta :comune, orientata alla conquista della libertà e della democrazia. 1943 - 1945 Regione Piemonte”.

Bandiera

  • La Bandiera,chiamata il drapò ,è simile allo Stemma Araldico e si distingue per:la forma rettangolare,la presenza di una frangia oro e della bordura azzurra.

Lingua piemontese

Ritratto della Regione

Giosuè Carducci
Piemonte (di Giosuè Carducci )
Su le dentate scintillanti vette
salta il camoscio, tuona la valanga
da' ghiacci immani rotolando per le
selve croscianti :
ma da i silenzi de l'effuso azzurro
esce nel sole l'aquila, e distende
in tarde ruote digradanti il nero
volo solenne.
Salve, Piemonte ! A te con melodia
mesta da lungi risonante, come
gli epici canti del tuo popol bravo,
scendono i fiumi.
Scendono pieni, rapidi, gagliardi,
come i tuoi cento battaglioni, e a valle
cercan le deste a ragionar di gloria
ville e cittadi:
la vecchia Aosta di cesaree mura
ammantellata, che nel varco alpino
èleva sopra i barbari manieri
l'arco d'Augusto:
Ivrea la bella che le rosse torri
specchia sognando a la cerulea Dora
nel largo seno, fosca intorno è l'ombra
di re Arduino :
Biella tra 'I monte e il verdeggiar de' piani
lieta guardante l'ubere convalle,
ch'armi ed aratri e a l'opera fumanti
camini ostenta :
Cuneo possente e pazïente, e al vago
declivio il dolce Mondovì ridente,
e l'esultante di castella e vigne
suol d'Aleramo;
e da Superga nel festante coro
de le grandi Alpi la regal Torino
incoronata di vittoria, ed Asti
repubblicana.
Fiera di strage gotica e de l'ira
di Federico, dal sonante fiume
ella, o Piemonte, ti donava il carme
novo d'Alfieri.
Venne quel grande, come il grande augello
ond'ebbe nome, e a l'umile paese
sopra volando, fulvo, irrequïeto,
—Italia, Italia—
egli gridava a' dissueti orecchi,
a i pigri cuori, a gli animi giacenti.
—Italia, Italia—rispondeano l'urne
d'Arquà e Ravenna :
e sotto il volo scricchiolaron l'ossa
sé ricercanti lungo il cimitero
de la fatal penisola a vestirsi
d'ira e di ferro.
— Italia, Italia!—E il popolo de' morti
surse cantando a chiedere la guerra;
e un re a la morte nel pallor del viso
sacro e nel cuore
trasse la spada. Oh anno de' portenti,
oh primavera de la patria, oh giorni,
ultimi giorni del fiorente maggio,
oh trionfante
suon de la prima italica vittoria
che mi percosse il cuor fanciullo! Ond'io,
vate d'Italia a la stagion più bella,
in grige chiome
oggi ti canto, o re de' miei verd'anni,
re per tant'anni bestemmiato e pianto,
che via passasti con la spada in pugno
ed il cilicio
al cristian petto, italo Amleto. Sotto
il ferro e il fuoco del Piemonte, sotto
di Cuneo 'I nerbo e l'impeto d'Aosta
sparve il nemico.
Languido il tuon de l'ultimo cannone
dietro la fuga austrïaca moría:
il re a cavallo discendeva contra
il sol cadente:
a gli accorrenti cavalieri in mezzo,
di fumo e polve e di vittoria allegri,
trasse, ed, un foglio dispiegato, disse
resa Peschiera.
Oh qual da i petti, memori de gli avi,
alte ondeggiando le sabaude insegne,
surse fremente un solo grido: Viva
il re d'Italia!
Arse di gloria, rossa nel tramonto.
I'ampia distesa del lombardo piano;
palpitò il lago di Virgilio, come
velo di sposa
che s'apre al bacio del promesso amore:
pallido, dritto su l'arcione, immoto,
gli occhi fissava il re: vedeva l'ombra
del Trocadero.
E lo aspettava la brumal Novara
e a' tristi errori mèta ultima Oporto.
Oh sola e cheta in mezzo de' castagni
villa del Douro,
che in faccia il grande Atlantico sonante
a i lati ha il fiume fresco di camelie,
e albergò ne la indifferente calma
tanto dolore!
Sfaceasi; e nel crepuscolo de i sensi
tra le due vite al re davanti corse
una miranda visïon: di Nizza
il marinaro
biondo che dal Gianicolo spronava
contro l'oltraggio gallico : d'intorno
splendeagli, fiamma di piropo al sole,
I'italo sangue.
Su gli occhi spenti scese al re una stilla,
lenta errò l'ombra d'un sorriso. Allora
venne da l'alto un vol di spirti, e cinse
del re la morte.
Innanzi a tutti, o nobile Piemonte,
quei che a Sfacteria dorme e in Alessandria
diè a l'aure primo il tricolor, Santorre
di Santarosa.
E tutti insieme a Dio scortaron l'alma
di Carl'Alberto.—Eccoti il re, Signore,
che ne disperse, il re che ne percosse.
Ora, o Signore,
anch'egli è morto, come noi morimmo,
Dio, per l'Italia. Rendine la patria.
A i morti, a i vivi, pe 'I fumante sangue
da tutt'i campi,
per il dolore che le regge agguaglia
a le capanne, per la gloria, Dio,
che fu ne gli anni, pe 'I martirio, Dio,
che è ne l'ora,
a quella polve eroïca fremente,
a questa luce angelica esultante,
rendi la patria, Dio; rendi l'Italia
a gl'italiani.
Ceresole Reale , 27 luglio 1890

Caratteristiche del Territorio

Storicità nella Regione Piemonte

Palazzo reale

Viabilità

Valichi di Frontiera

Gastronomia e Pasticceria

Percorsi Turistici

Itinerari Storici

Infrastrutture del Territorio

Poli fieristici

Aree Protette

  • In tutte le Provincie vi sono Aree protette da leggi che cautelano il valore naturalistico del territorio ed il locali ecosistemi a protezione della fauna e della flora.Il tale ambito,e solo per la loro maggiore estensione,si riportano le più importanti a livello Regionale:
- Parco Nazionale del Gran Paradiso ,comprendente la fascia montana meridionale del massiccio.
- Parco Fluviale del Po Torinese ,che interessa tutto il corso del fiume dalla sorgente (Monviso, q. 3.841 – sito nella Provincia di Cuneo ) - sino allo sbocco nel Mare Adriatico,è un insieme di aree protette per le loro importanti testimonianze storico-architettoniche e per salvaguardare i luoghi dalla natura rigogliosa, paesaggi fluviali emozionanti e corridoi per la migrazione dell'avifauna. Per quanto attiene il Piemonte si estende dal territorio compreso tra il Comune di Casalgrasso (dove termina il settore della Provincia di Cuneo ) sino ai territori della Provincia di Vercelli e di Provincia di Alessandria ,al confine con la Lombardia ) .
- Settore delle Alpi Cozie ,nella Provincia di Torino (vds. anche Aree Protette in [1] ).
- Parco Regionale della Collina di Superga .

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