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Foto Andria:
2012, 2009, 2008
Chiesa di San Francesco
Castel del Monte

Andria è situato nella Puglia; insieme a Barletta e Trani è capoluogo della Provincia di Barletta-Andria-Trani. La terza domenica di settembre si festeggia il Patrono, San Riccardo. Tra gli edifici religiosi: Chiesa di Sant'Agostino; Chiesa di Madonna di Pompei; Chiesa di San Domenico. Da Vedere: Castel del Monte; Palazzo Ceci.

Castel del Monte, il monumento più celebre della città, è iscritto nella lista dei Siti Unesco considerati bene Patrimonio dell'Umanità.

Confina con i comuni di: Canosa di Puglia, Corato, Barletta, Ruvo di Puglia, Trani, Spinazzola e Minervino Murge.

Monumento ai Caduti (Parco IV Novembre)

Indice

Musei

Cosa vedere

Castel del Monte Il castello è un edificio del XIII secolo costruito dall’imperatore Federico II, è situato nella frazione omonima del comune di Andria, vicino a Santa Maria del Monte. È situato su una collina della catena delle Murge occidentali, a 540 metri s.l.m. È stato inserito nell’elenco dei monumenti nazionali italiani nel 1936 e in quello dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel 1996. La realizzazione dell'edificio si aggira intorno al 1240, quando Federico II Hohenstaufen ordina la costruzione di un castello vicino alla chiesa di Sancta Maria de Monte di cui non c'è più traccia. Incerto è anche il suo progettista e alcuni dicono sia proprio lo stesso Federico II. Pare fu costruito sulle rovine di una precedente fortezza prima longobarda e poi normanna. Probabilmente alla morte di Federico II (avvenuta nel 1250) l’edificio non era ancora terminato. A partire dal XVII secolo seguì un lungo periodo d’abbandono, durante il quale il castello venne spogliato degli arredi e delle decorazioni parietali di marmo (le cui tracce restano visibili solo dietro i capitelli) e divenne oltre che carcere anche un ricovero per pastori, briganti e profughi politici. Nel 1876 il castello venne acquistato dallo Stato italiano per la somma di 25.000£ in condizioni estremamente precarie. Fù predisposto il il restauro nel 1928. Nel 1936 fu dichiarato monumento nazionale e nel 1996 l’UNESCO lo ha iscritto sulla lista dei Patrimoni dell’umanità per la perfezione delle sue forme e quale tipico esempio di architettura militare del medioevo. Il portale di ingresso principale si apre sulla parete della struttura ottogonale orientata esattamente ad Est, vale a dire di fronte al punto in cui sorge il sole in coincidenza degli equinozi di primavera e d’autunno. Adesso si accede attraverso due rampe di scale simmetriche, disposte a tenaglia ai lati dell’ingresso, ricostruite nel 1928. L’ingresso principale è decorato con due colonne scanalate che sorreggono un finto architrave su cui si imposta un frontone di forma cuspidale. Ogni parete presenta due finestre: una monofora in corrispondenza del primo piano ed una bifora per il secondo piano, non sempre in asse tra loro. Da questa regola si discostano le facciate orientale ed occidentale (quelle in cui sono posti i due portali) che non presentano la monofora, e la facciata settentrionale, che presenta una trifora per il secondo piano. Ulteriori feritoie sono presenti sulle torri, per dare luce alle scale a chiocciola interne. Dal punto di vista strutturale è importante notare come le mura tra le torri si ergano direttamente dal terreno, mentre le torri presentano uno zoccolo, messo in risalto nella parte superiore da una cornice in stile gotico. Ad ulteriore prova della perfezione strutturale dell’edificio si può notare come le tangenti ai lati del cortile interno si incontrano precisamente al centro delle torri ottagonali. La forma e l'utilizzo di una tale struttura ancora oggi non è ben definita. Le feritoie non sono utilizzabili per difendere da attacchi, non sono simmetriche e sembrano tuttalpiù un codice non decifrato scritto sulle pareti. La perfetta simmetria e la mancanza di spazi "tecnici" non lasciano presupporre che si tratti di un normale castello, ma sia stato invece progettato per scopi scentifici, artistici, di studio o legato a qualche credenza o per custodire un qualche segreto legato ai templari.

Dove Mangiare

  • Ristorante Antichi Sapori, Piazza Sant'Isidoro, 9. Tel. 0883-569529. Chiuso sabato sera e domenica.

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale G. Ceci, Via Torino, 69
  • Biblioteca diocesana San Tommaso d'Aquino, Largo Seminario, 8
  • Biblioteca scolastica SMS G. Salvemini, Via dei Comuni di Puglia, 4

Informazioni Utili

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Bibliografia

  • Storia della città di Andria (rist. anast. Napoli, 1842), Riccardo D'Urso, Ed. Atesa, collana "Biblioteca di storia municipale italiana" (2007)
  • Andria negli anni bui tra il 1940 e il 1950, Nicola Turi, Ed. Menna (2005)