31 Maggio 2008

Il confetto: una musica dolcissima che entusiasma ed inebria…

di Marina Greco (Blog Andria. Interviste Musei)

Entriamo nel dolcissimo Museo del Confetto di Andria insieme al responsabile, Mario Mucci:

Come è nato il museo? museo-del-confetto-confetteria.jpg
L’iniziativa è della Famiglia Mucci di Andria, autentica pietra miliare nel settore dolciario, con oltre un secolo di attività, che ha deciso di allestire, nella vecchia bottega situata nel centro storico cittadino, in via Gammarrota 12 (nei pressi della Cattedrale), un museo che raccoglie un po’ la storia di questo particolare dolce quale è il Confetto.
Il percorso museale è composto da quattro sale, allocate in un antico immobile in pietra e tufo.
La prima sala è dedicata alla produzione del confetto, una seconda al cioccolato ed una terza alla produzione della caramella. Nella quarta sala, invece, il visitatore potrà visionare un video sui momenti più salienti della lavorazione del confetto ed un pò di storia, gli ambienti sono ovviamente arredati di macchinari, attrezzature, arricchiti da un percorso iconografico culturale.

Qual è il patrimonio che lo caratterizza?sala-ad-arco.jpg
Il patrimonio è costituito dai diversi macchinari che rappresentano un esempio di archeologia industriale.

Cosa attira di più i visitatori?
L’affresco che raffigura la Musa Glauce (glucosio, dolcezza) che insieme a diversi amorini lascia cadere, dalla cornucopia che tiene tra le braccia , tanti confetti e fruttini, simbolo di abbondanza.
Un’altra attrattiva è costituita da una fontana in rame realizzata artigianalmente dove sgorga continuamente cioccolato fondente che invoglia il visitatore a degustare le nostre specialità.

Quale opera o collezione le piace personalmente di più?salaconfetti.jpg
Nella sala dedicata al confetto sono presenti due Branlantes (francesismo che vuol dire oscillante) sorta di grande paiolo in rame, utilizzate da molti secoli per la lavorazione a mano dei confetti.

Qual è la valenza didattica del suo patrimonio? Come e con quali risultati si rivolge agli studenti?
Il fare cultura chiarendo la ragione per cui si consumano i confetti durante tutte le ricorrenze liete della vita. La parola confetto deriva dal latino “confectum”, participio passato del verbo “conficere”, che vuol dire preparare, mettere insieme, rivestire una mandorla, nocciola o altro di tanti strati di puro zucchero.
Non a tutti è noto quanta esperienza, abilità e amore richieda la lavorazione di un dolcino così minuscolo quale è il confetto.
Ma per gli intenditori e non solo, parlare di confetti è come ascoltare una musica dolcissima che entusiasma ed inebria.
Gli studenti e non solo, restano estasiati dopo aver visionato ed ascoltato il racconto della “Dolce Storia” che viene sempre accompagnata con la degustazione di alcune specialità.

Ci sono appuntamenti clou e rassegne prestigiose da non perdere?fontana-in-rame.jpg
L’appuntamento clou si ripete ogni anno a Carnevale. Una tradizione antichissima, non solo andriese ma, diffusa anche in molti centri della Puglia. che vede un consumo straordinario di tanti ottimi e coloratissimi confetti tra i quali spiccano i famosi Tenerelli (punta di diamante della produzione della Famiglia Mucci). Ghiotta specialità tipica di Andria, sono realizzati con mandorle Pugliesi e nocciole Piemontesi i.g.p. ricoperte di purissimo cioccolato fondente bianco e racchiuse, infine, in un tenero strato di zucchero colorato.

Quali sono i servizi che offrite ai visitatori?
Guida eseguita con passione e competenza dalla Dr.ssa Loredana Mucci che accompagna il visitatore durante il percorso, proiezione di un filmato della durata di circa cinque minuti inerente le attuali lavorazioni; consultazione di una piccola biblioteca; informazioni sul territorio di carattere turistico. Degustazione delle varie specialità.

affresco-musa.jpgQuale ruolo assolve, dal punto di vista sociale e culturale, nell’ambito territoriale?
Il Museo del Confetto costituisce un riferimento molto importante, per i cittadini andriesi e non solo. La sua ubicazione nella sede storica della azienda Mucci nata nel 1894, l’ottima qualità dei suoi prodotti, da sempre punto cardine dell’azienda ne fanno il simbolo della grande operosità, della tradizione e della cultura della nostra terra.

Come immagina il museo da qui a dieci anni?
La ricerca di altri interessanti cimeli è costante, ci auguriamo di poterne reperire ancora, in maniera da rendere sempre più ricco e degno di attenzione questo percorso museale.

Riferimenti:
Museo del Confetto “Giovanni Mucci” di Andria
Via Gammarrota, 12
Telefono: 0883-591.871; mobile 347.8870.034
Sito web: www.museodelconfetto.it
Indirizzo email: info@museodelconfetto.it

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