5 Marzo 2015

Passeggiare, rilassarsi e osservare

di Emanuela De Fazio (Blog Nosate. Racconti di Viaggio)

Chiesa Parrocchiale

Chiesa Parrocchiale

Era il mese di febbraio, iniziava a sentirsi l’avvicinarsi della primavera in quanto le giornate ci graziavano con uno splendido sole e per tale motivo la nostra voglia di uscire era alle stelle. Un giovedì qualunque prendemmo la macchina e decidemmo di farci un giro alla scoperta di qualche comune tranquillo, nascosto al caos delle grandi metropoli.

Andammo a Nosate un paese in provincia di Milano, per giungere a destinazione percorremmo un pezzo di campagna, il verde era splendente, sembrava di essere anni luce dalla vicina Malpensa. Dopo aver percorso un po’ di strada e delle stradine strette arrivammo direttamente nella piazzetta dove potemmo apprezzare tante case antiche tipo quelle di ringhiera. Erano tutte in fila affacciate sulla piazza ad osservare ogni movimento dei suoi cittadini e forestieri.

Parcheggiammo la macchina in quella stessa piazza e osservammo meglio ciò che ci circondava. Era tranquillissimo, probabilmente dovuto al fatto che fosse un giorno in settimana, ma non credo ci sia molta confusione durante il week end. Questa è solo una mia idea, potrei sbagliarmi.

In ogni caso il comune è ben tenuto, la pavimentazione è un mix di cemento, pavè, mattonelle e una “chicca” interessante che scoprii riguarda i sassi usati per la costruzione, questi vennero presi direttamente dal Ticino.

In lontananza

In lontananza

In breve tempo ci accorgemmo che quella piazzetta era il centro storico del paese ed era dedicata ai Borromeo, gli alberi erano ancora spogli per via della stagione ma si capiva benissimo che con il bel tempo il verde avrebbe abbellito ancor di più le case colorate. Queste erano tutte abbastanza basse, ci diedero l’impressione di poter respirare. Insomma, non essere circondati da palazzoni soffocanti che a malapena ti consentono di vedere le piante che hanno dietro ci diede una particolare sensazione di leggerezza.

La pace che regnava in questa piazza era idilliaca, a tratti veniva interrotta dal vociare dei bambini che giocavano a rincorrersi e a saltare da un “panettone” di cemento ad un altro. Intanto alcuni signori, probabilmente in pensione, trascorrevano delle ore in compagnia di amici prendendo un caffè e raccontandosi le ultime vicende politiche e di alcuni compaesani.

Ci guardammo un po’ intorno e proseguimmo sul laterale della chiesa, ossia, un viale alberato con alcune panchine dove rilassarsi e il proseguimento della strada per le autovetture. Osservammo la Chiesa Parrocchiale di San Guniforte, molto bella e caratteristica con i suoi mattoncini rossi. Scoprimmo che fu ampliata nel Settecento e che il cardinale Carlo Borromeo vi venne a far visita nel lontano Cinquecento.

Le tipiche case

Le tipiche case

Nosate è costituita dalla parte centrale sopra descritta e una parte caratterizzata da quartieri più giovani. Recuperammo la nostra macchina e andammo a farci un giro alla loro scoperta. Dapprima vedemmo l’asilo, un mini mercato e il cimitero, situati circa alle spalle della Chiesa e poi proseguimmo per la strada in discesa e visitammo l’antica “chiesina” di Santa Maria in Binda, risalente al VIII secolo. Questa è situata sul ciglio della strada e la sua facciata, caratterizzata da mattoni rossi alquanto rovinati, testimonia l’erosione del tempo un passaggio avvenuto solo sulla parte superficiale della chiesetta lasciando invece intatta la spiritualità e l’importanza che essa riveste nelle vite dei nosatesi in quanto a credo e devozione.

Avanzammo fino al Parco Comunale dove ci riscaldammo e rilassammo facendo una passeggiatina lungo la pista ciclo-pedonale. Passammo una giornata piacevole e in tranquillità, differente dalle altre che talvolta sono rese monotone dalla routine quotidiana.

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