Interviste Province

Le Province osservate attraverso il punto di vista dei Presidenti delle Amministrazioni Provinciali. Una fotografia istituzionale, tra presente e futuro, su quelli che sono i caratteri paesaggistici, storici, economici e socioculturali che delineano l’identità del singolo territorio.

Una fetta di Piemonte sconosciuta alla massa, che dai vertici delle Alpi alla “piattezza delle risaie” riluce di spirito mariano. E’ la Provincia di Biella che si delinea attraverso lo sguardo del Presidente Sergio Scaramal. Tra savana e valli incastonate nella pietra, chi affonda le mani oltre all’oro tocca la luna e chi lotta per correre come gli altri trova la vittoria. Nel petto degli “innamorati del Biellese” batte il cuore operaio di chi continua a darsi da fare di fronte al mondo che cambia.

Spazi sterminati, punteggiati di torri, manieri e ville, espressioni di un patrimonio che non ammette repliche. La Provincia di Cuneo, la Granda come la chiamano i piemontesi e il Presidente Sergio Scaramal. Ripercorrendo le tracce di Napoleone, attraverso le testimonianze di sabauda memoria, ci si addentra in uno spaccato di natura e storia che ha conquistato pagine e pagine di letteratura “eroica”. Questo mondo unito da pace, giustizia e solidarietà sociale cerca dentro e fuori da sé le strade per uscire da un lungo “isolamento”.

Qui si decisero i destini del Nord Italia, qui riposano le spoglie del “Doctor gratiae”. Nel Pavese la storia viene incontro ora tra i luoghi sacri della Lomellina, ora per i sentieri “che hanno ritmato i passi dei mercanti. Lo sguardo del Presidente della Provincia Vittorio Poma va oltre, cogliendo la magia di certe atmosfere e di certe luci. Nel segno dei grandi “lumi” splende oggi una nuova immagine di eccellenza nel sapere e nella scienza. Tra umanesimo e saggezza contadina la cultura di questa terra che non vuol restare “senz’anima”.

La Presidente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande Esposto, viene dalla terra dove la politica è più rosa che azzurra. Due anni di obiettivi importanti. La brusca frenata della crisi fornisce nuovi motivi per tutelare ancora di più persone e ambiente. Due ruote sono più che sufficienti per passare dal Parco del Cardeto alla Santa Casa, o seguire le tracce di Lorenzo Lotto. Tra green economy e qualità della vita, la vera sfida è far leva sul fattore identità.

Una nuova identità e lo smalto perduto. E’ ciò che la Presidente Stefania Pezzopane è orgogliosa di aver restituito all’Istituzione che ha diretto da cinque anni. Dalla via dei Vestini ai luoghi della perdonanza, lo spirito riscopre l’arte e sé stesso. Qui l’Abruzzo ha il suo “verde” polmone e il suo cuore tecnologico che batte all’unisono con l’ambiente e la qualità della vita. Un assessorato per la montagna dice più di tante voci ridondanti prive di legittimazione democratica.

Mille come gli anni che hanno scritto la sua storia, mille come le facce che mostra quotidianamente. Mille è il numero perfetto per la Provincia di Viterbo, così come la racconta il Presidente Alessandro Mazzoli, fin dall’inizio ansioso di accorciare le distanze con i cittadini. Dalla via dei pellegrini ai quartieri medievali lo scorrere dei secoli è stato particolarmente clemente. Domani il numero vincente sarà a sei zeri e calerà dal cielo una novità epocale. Il giudizio insomma non può che riservare una doppia “A”…

Tra fortificazioni napoleoniche e manieri medievali, mare e montagna disegnano il territorio della Provincia della Spezia. Un patrimonio storico che il Presidente Marino Fiasella, per vocazione e per scelta politica, è impegnato a conservare. Qui regna sovrana l’economia del mare, dai settori produttivi alle istituzioni scolastiche e di ricerca scientifica. L’unità per i Spezzini è un valore che vale il sacrificio di migliaia di vite…

Diritti, eccellenze e un forte senso della società, questa è la democrazia vera che la Presidente della Provincia di Reggio Emilia, Emilia Sonia Masini, riscontra tra la sua gente. Gente dal forte senso della società che ha gli strumenti necessari per spingere verso l’alto questa terra, così come il monte Cusna proietta nella volta celeste splendide colline che nulla hanno da invidiare alle “colleghe” toscane. Oltre campanilismi e pressapochismi c’è l’orizzonte di una “fase nuova”.

Una terra giovane nel novero delle aree più avanzate. Coniugare la fredda realtà dei numeri e dei riconoscimenti ufficiali con l’avanguardia delle politiche sociali è la mission del Presidente della Provincia di Pescara. In quest’area non ci sono realtà “minori”, ma un tessuto d’arte e tradizione che porta dritto al cuore dell’Abruzzo. La saggezza del Celeste Impero per comprendere che mantenere l’equilibrio tra qualità di ciò che è e rinascita di quello che nei secoli è stato, è fuori dalla portata dei simulacri.

Trovare la propria strada è un obiettivo vitale per la Provincia di Matera, ancor più per chi si trova ad amministrarla. Il Presidente Carmine Nigro, un passato da sindaco e assessore regionale, lotta contro lo spettro dell’isolamento e per porre fine al triste e solitario primato del capoluogo. In quello spaccato mozzafiato dove si gioca il futuro di orizzonti meno angusti, si guarda alo spazio per vivere meglio qui. Eppure tra avanguardia e qualità, ci sono posti in cui “il passato continua ad essere di casa”.

Niente più della forza delle idee per abbattere i santuari della mediocrità e dell’immobilismo. La voce impavida di chi crede in questa lotta è quella di Matteo Renzi, Presidente della Provincia di Firenze, enfant prodige dell’establishment italiano che a colpi di versi e di byte segue le ancestrali tracce del Genio fiorentino. Nello spazio delle nuove cittadinanze basta un click per scoprire che Firenze è solo il vertice di una piramide di tesori nascosti e d’inventiva.

In quei 5mila e rotti kmq dove due millenni fa si decidevano i destini del mondo, oggi si vive il presente consapevoli che ad esso sono legate le sorti di popoli lontani. Da sei mesi alla guida della Provincia di Roma, il Presidente Nicola Zingaretti ha ben chiare le asperità e gli sbocchi della strada da intraprendere. In questo incomparabile scenario di storia e modernità è quanto mai necessaria una logica “di ferro”, o meglio “del ferro”, per muoversi con maggiore agilità, razionalità ed efficacia.

Essere il sindaco di quattro milioni di cittadini. E’ quanto si è proposto il Presidente della Provincia di Milano Filippo Penati fin dal primo giorno che ha messo piede nella stanza dei bottoni di Palazzo Isimbardi. Nella “mecca” della moda e della formazione c’è una “tavola illuminata” intorno alla quale i suoi conterranei si ritrovano nei momenti difficili e dove domani vorrebbe veder seduti i nuovi “metropolitani”. Più di ogni altra cosa qui “cerchi un nido”, giacché, parafrasando Einstein, “non esiste reale progresso finché sulla terra esiste un bambino infelice”.

Farsi carico di rappresentare tre milioni e passa di anime non è uno scherzo, nel caso del Presidente della Provincia di Napoli significa andare aldilà e oltre le emergenze, bisecolari queste ultime come il cammino di prestigio e di cultura fin qui percorso. Avere in dote certe bellezze è una fortuna, preservarle dall’usura del tempo è un “reale” ufficio. Sul futuro non ci sono dubbi…