Interviste Artigiani

I comuni raccontati attraverso l’arte tipica dei loro maestri artigiani. Raccontando la storia e il presente dei loro manufatti, gli artigiani ricostruiscono le tradizioni culturali e produttive del singolo territorio conservate grazie alla loro arte.

Dal tavoliere delle Puglie arriva l’eco del lavoro di un artigiano della pietra che, partendo dalla sua passione di plasmare la materia, è arrivato a creare oggetti raffinati di raro gusto per eleganza e leggerezza. Oggetti che arredano racchiudendo intrinsecamente i colori e l’armonia della terra da cui provengono.

Artigianalità e nuove tecnologie si fondono nella tradizione dei Tosato, creatori di mobili in stile classico e moderno che alla preziosità e all’eclettismo dei materiali uniscono dinamismo e maestria. Ad Asparetto di Cerea, in provincia di Verona, il fascino unico e prezioso di complementi d’arredo che soddisfano la nicchia più raffinata del mercato del mobile d’autore.

Dalla bottega che nacque a via Nosadella a Bologna, dopo un cinquantennio, ancora nascono creazioni originali che completano oggetti di antiquariato raffinati e non: chiavi, serrature e maniglie che regalano un tocco di eleganza e fanno rivivere i tempi andati in maniera unica e particolare. Dal laboratorio Dingi oggetti raffinati riprodotti fedelmente da mani sapienti e con tecniche sempre più ricercate.

Incontriamo Michele Pagani, direttore commerciale di Carthusia, I Profumi di Capri, che ci racconta una storia “sensuale” - che eccita i nostri sensi, ad iniziare dall’olfatto - che risale al 1380. Scopriremo le bellezze dell’isola azzurra e le virtù del rosmarino del Monte Solaro, cos’è il marketing naturale e racconteremo del re delle acciaierie e della regina d’Ungheria e dei paradossi degli “emigranti alla rovescia”.

Il clangore delle spade di William Wallace e del suo “popolo di Scozia” che si abbattono sugli scudi dell’esercito inglese di Edoardo I, è lo stesso che Fulvio sentiva, ogni giorno, dalla sua stanza, eco a sua volta della secolare opera dei maestri di Maniago: la città delle coltellerie. Un suono lo accompagna da decenni di attività “chirurgica” con l’obiettivo di far rivivere le armi di storiche battaglie. I risultati di quest’impegno si apprezzano da Cinecittà a Hollywood. Per questo, chi porta una spada marcata “Del Tin” non passa inosservato.

Da più di un secolo e mezzo le strade di Budrio riecheggiano di un suono partorito da uno “scherzo” della mente umana. Così è nata l’ocarina che costruttori e musicisti di questo comune della provincia di Bologna hanno fatto conoscere a mezzo mondo, creando di fatto una peculiarità tutta italiana nel panorama musicale universale. Un’eredità raccolta da Fabio Menaglio che con la sua raffinata ricerca artigiana delle forme primordiali, ha proiettato l’ocarina nel novero degli strumenti musicali da concerto.

Un mestiere, quello di modellista pellettiere, che probabilmente la maggior parte di noi nemmeno immagina che possa esistere. Invece, dietro prodotti di uso quotidiano, che spaziano dal casual all’elegante, dalla semplicità all’estrema raffinatezza, si nascondono gesti centenari che ripetono movimenti senza tempo e che hanno segnato un territorio, quello di Tolentino e, ancora oggi, lo contraddistinguono con marchi di eccellenza creati ad hoc.

Quante volte rimaniamo incantati davanti ad una tela meravigliosa e il nostro sguardo cade poi sulla cornice che racchiude così tanta perfezione? Solenne, maestosa, intagliata ad arte sembra quasi voler primeggiare con quel dipinto che ha avuto il compito di racchiudere e fa bella mostra di sé sapendo di dare quel valore aggiunto all’opera. A Bologna c’è una ricca e antica tradizione corniciaia, celebrata in un museo appositamente istituito e in una pinacoteca. E ancora esistono antiche botteghe che dell’arte celebrano la parte più nascosta, ma indispensabile.

Non solo quelle di ispirazione sacra che richiamano al raccoglimento e suscitano devozione, ma anche capolavori artistici che arredano ambienti raffinati e ricercati, dalle ville ottocentesche ai nuovi ambienti living. Sono le vetrate di Roberto Alabiso, affascinato fin da subito dalle potenzialità espressive del vetro, delle sue armonie colorate e dalle sue applicazioni senza tempo.

Un centro d’arte di livello internazionale che incanta non solo per le sue località dedite agli sport invernali, ma anche per la presenza di numerosi artigiani che danno lustro alla città e richiamano ogni anno migliaia di turisti in loco che vogliono sperimentare vecchie e nuove forme di arte. Tra le materie prime che hanno segnato l’economia cittadina, per la presenza di boschi e distese incontaminate di natura selvaggia, il legno la fa da padrone e ancora incanta per la sua inimmaginabile versatilità.

Oggetti che riscaldano l’ambiente col loro colore avvolgente e che lasciano trapelare la maestria degli artigiani che li hanno scolpiti con passione e vigore. Lì dove la natura ha regalato candide cave di pietra morbida e plasmabile, si concentrano le attività di scalpellini e abili scultori che danno alle loro opere un’anima vera tutta da scoprire, apprezzare e valorizzare qui come altrove.

Trasparenze che decorano, riempiono, arredano con gusto e raffinatezza. Leggerezze che incantano, stupiscono, armonizzano luci e colori. Un viaggio nella bottega Vetrart, dove l’arte del vetro incontra la sperimentazione di tecniche vecchie e nuove che fondono materiali diversi per esaltare la leggerezza della materia, tra passione e maestria.

Una singolare bottega d’arte nella quale l’abile artigiano si dedica alla produzione e al restauro di organi a canne: strumenti che hanno caratterizzato, dal Barocco in poi, la musicalità degli ambienti sacri e ne hanno solennizzato l’atmosfera. Quando la modernità sembra aver cancellato le tracce di un passato illustre, emergono nel presente piccole officine dove ancora gli antichissimi mestieri conservano intatte le tradizioni manuali più peculiari.

Vetri, colori e tecniche antiche per far rivivere una tradizione centenaria che molti legano erroneamente solo agli ambienti sacri. Promossa al rango di Opera d’Arte, la creazione di vetrate artistiche ha da sempre affascinato i maestri e ha trovato nell’Art Nouveau la sua massima espressione, che in Italia si è tradotta nello Stile Liberty. Oggi la sperimentazione porta alla creazione di oggetti d’arte raffinati e ricercati, che sublimano i giochi di luce in splendidi oggetti di arredamento.

Quando nelle crisi dei “piccoli numeri” l’industrializzazione viene vista come qualcosa pronta a cancellare tradizioni centenarie, sopravvivono laboratori d’eccellenza artigiana grazie solo all’impegno e alla perseveranza dei loro abili maestri. Si conservano così inalterate nel tempo tecniche antichissime di lavorazione che contraddistinguono la storia del “made in Italy” e che oggi danno vita a pezzi unici di artigianato artistico tipicamente ligure.

L’”Eccellenza Artistica” è il riconoscimento conferitogli dalla Regione Lombardia per premiare oggetti che fondono tradizione e innovazione, tradotta in forme eleganti e sempre più sobrie, decorazioni più delicate e particolari sempre più ricercati. L’antica Falegnameria Artistica Colasante si trasforma così in un viaggio nel tempo tra manualità e gusto, passione e competenza di chi trasforma il legno in pezzi unici d’inestimabile valore.

La lavorazione della filigrana trova in Campo Ligure il luogo dove le tradizioni incontrano le attività artigianali e qui diventa emblema del territorio e della sua storia. Botteghe, nelle quali il tempo sembra essersi fermato e dove da secoli si ripetono gli stessi gesti, scandiscono il quotidiano e sopravvivono al mercato globale attraverso l’interpretazione artistica dei gioielli e l’istituzione di un marchio DOP per aggredire la concorrenza con la preziosità e la raffinatezza dell’intramontabile “made in Italy”.

Un prodotto simbolo del territorio della Valle d’Aosta e della sua cultura contadina, il Drap, diventa veicolo nel mondo di una tradizione centenaria che ha visto impegnate intere famiglie, dai bimbi, agli uomini, alle donne di casa. Stoffe intessute con antichi telai, mantengono la loro caratteristica originalità, ma si impreziosiscono e scoprono nuove tecniche per applicazioni sempre più svariate, pronte a rispondere alle nuove esigenze di un mercato sempre meno di nicchia e più di gusto ed eleganza.

Un’arte, quella della lavorazione della ceramica, che ha contraddistinto una terra ricca di bacini argillosi - il territorio delle Albisole – tanto da condizionarne lo sviluppo economico, culturale e artistico. L’arte figulina rappresenta qui una risorsa ininterrotta da secoli che, ancora oggi, da lustro ad un territorio dove la maestria di abili artigiani si lega alle tradizioni centenarie e ad una particolare sensibilità artistica.

Moderni gioielli si appropriano delle radici storiche trentine e suscitano piacevoli emozioni in chi ha l’onore di indossarli. Ispirano forme e diventano simbolo di raffinatezza, quando incontrano i materiali e le gemme più svariate. Si trasformano in preziosi modelli per studiare il passato, quando perdono la loro aura scaramantica, misteriosa e religiosa per interpretare la tradizione.