29 Maggio 2009

Sulle orme dell’antica tecnica del “Campanino”

di Paola Perna (Blog Chiavari. Interviste Artigiani)

Fratelli Levaggi

Fratelli Levaggi

Un vero gioiello del “made in Italy” viene oggi prodotto nel laboratorio dei fratelli Levaggi: l’autentica sedia chiavarina. Elegante, robusta e leggerissima, custodisce il segreto di un’antica tecnica bicentenaria e il marchio impresso a fuoco ne garantisce l’originalità e la qualità.
La seggiola tipica di Chiavari sposa il gusto del dettaglio alla cura dei particolari e lo sanno bene i fratelli Rinaldo, Alessio, Italo ed Ettore Levaggi dall’alto della loro esperienza maturata in oltre cinquant’anni di attività.
Rinaldo Levaggi, decano dell’azienda, intervistato per Comuni-Italiani.it

A quando risalgono le origini di questa antica professione nel suo territorio?
La storia della sedia di Chiavari ebbe inizio nel lontano 1807, grazie al genio dell’artigiano chiavarese Giuseppe Gaetano Descalzi, detto “il Campanino” (dal cui appellativo prende il nome la prima sedia Chiavarina). Egli, grazie al suo estro creativo e la sua profonda conoscenza del legno e delle sue potenzialità, riuscì nella difficile impresa di condensare in un unica sedia le caratteristiche che l’avrebbero resa famosa in tutto il mondo: leggerezza estrema (il peso si aggira intorno ai due chilogrammi), robustezza senza compromessi, ricercatezza ed eleganza delle forme.
Nacque così la sedia “Campanino” che sarebbe entrata, di lì a poco, nei luoghi più esclusivi e rappresentativi di tutta Europa e avrebbe scritto una pagina di storia di Chiavari e dell’artigianato ligure.

Lavorazione spalliera

Lavorazione spalliera

Quando è nata in lei la passione per questa antica arte?
La nostra famiglia lavora da più generazioni nel campo del legno: già mio nonno, infatti, svolgeva la professione di segantino nel nostro entroterra. Ho così avuto modo di apprendere, già in giovane età, i metodi e l’importanza legata al corretto taglio e stagionatura dei legni, indispensabile prerogativa per un prodotto finito di qualità.
Poi, fin da ragazzino, ho lavorato in molte botteghe artigiane chiavaresi, che allora erano ancora assai numerose, apprendendo dai maestri artigiani più abili della città, l’arte della costruzione della sedia di Chiavari. Parallelamente al lavoro sul campo ho praticato la Scuola dell’Arte di Chiavari formando in questo modo un bagaglio completo che mi avrebbe permesso di lì a poco di intraprendere insieme ai miei fratelli (anch’essi impiegati nel campo della falegnameria) l’avventura della produzione delle sedie locali.

Quali sono i prodotti sui quali puntate maggiormente?
Produciamo unicamente sedie chiavarine, nel rispetto rigoroso della tecnica costruttiva tradizionale.
Questa mirata specializzazione ci ha permesso di raggiungere standard qualitativi e costruttivi di altissimo livello.

Impagliatura

Impagliatura

Perché le vostre sedie sono uniche?
Curiamo in maniera maniacale tutte le fasi della produzione delle nostre sedie: dalla scelta dei legni, (preferibilmente reperiti nel nostro entroterra) alla loro naturale stagionatura (della durata di circa quattro anni), dalla sagomatura e taglio delle varie parti della sedia alla loro singolare finitura e tornitura, fino al montaggio manuale che garantisce una robustezza meccanica inarrivabile da qualsiasi processo di produzione industriale.
L’indiscutibile qualità dei nostri manufatti è, infine, garantita dal marchio a fuoco impresso su ogni sedia prodotta nel nostro laboratorio.

Quanto il tempo e il progresso ne hanno segnato l’evoluzione?
Negli anni Sessanta e Settanta la produzione di chiavarine è stata fortemente indebolita dalle imitazioni industriali che, con la loro bassa fattura unita ai prezzi estremamente bassi, hanno causato la chiusura graduale di quasi tutte le botteghe artigiane cittadine.
In questi anni estremamente difficili la sedia chiavarina ha realmente rischiato l’estinzione!
Tuttavia la nostra famiglia, con la passione e la determinazione che da sempre impiega in questa lavorazione, ha puntato tutto sul mantenimento della qualità costruttiva ed estetica delle sedie, curando i particolari e impegnandosi nella progettazione di nuovi modelli con la massima attenzione alle tendenze stilistiche contemporanee. Da questo periodo difficile la sedia di Chiavari esce vittoriosa, preservando la tradizione secolare e migliorandosi anzi nella qualità complessiva, a fronte però della sparizione di molte botteghe, soffocate dalla logica dei grandi numeri e dei grandi mercati.

Rifinitura

Rifinitura

Quanto le tradizioni locali hanno influito sulla diffusione di questo mestiere?
Chiavari da sempre si è messa in rilievo per i suoi abili artigiani ed ebanisti, i cosiddetti bancalari. Lo stesso ideatore della Campanino era prima di tutto un celebre e quotato ebanista, le cui opere sono tutt’ora esposte in alcuni musei italiani. La tradizione della sedia ha quindi trovato in Chiavari un terreno assai fertile per il suo sviluppo ed affinamento.

Ci sono nella sua città strutture permanenti per l’esposizione di questi manufatti?
Non esiste un vero e proprio museo della sedia di Chiavari, anche se una raccolta dei modelli tradizionali è presente in città presso il Palazzo Rocca.

Sedia Campanino Classica

Sedia Campanino Classica

Vengono organizzati eventi, fiere, mostre mercato per la loro commercializzazione e promozione?
L’unico evento dedicato specificamente alla sedia di Chiavari è stato il “Concorso Internazionale per la Progettazione della Sedia di Chiavari”, nel 2004. Per il resto l’attenzione delle autorità politiche e promotrici si può definire abbastanza scarsa, anche perché le occasionali e limitate iniziative fieristiche mantengono un carattere locale e quindi poco appetibile per gli artigiani in genere.

In che modo la sua attività potrebbe essere maggiormente valorizzata?
Attraverso l’organizzazione di eventi di alto livello dedicati all’artigianato d’eccellenza (che pure è presente e numeroso in Liguria) e rivolti ai mercati internazionali.

Riferimenti:
Fabbricazione Originale Sedie di Chiavari dei F.lli Levaggi
via Parma, 469 - 16043 Chiavari (GE)
Telefono e Fax:  0185-383.092
Indirizzo email: info@levaggisedie.it
Sito internet: www.levaggisedie.it

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